Terzo appuntamento con l’approfondimento sul 2022 della Salernitana: un anno particolarmente positivo per il club granata che in estate ha vissuto il primo mercato dell’era De Sanctis, con l’arrivo a Salerno dei vari Piatek, Dia e Candreva. Un’estate accompagnata anche dal “caso” Mazzocchi e culminata col pareggio sul campo della Juventus. (Clicca qui per leggere il racconto del primo trimestre, qui il secondo).
Luglio
La Salernitana 2022/2023 è nata a luglio, tra il ritiro in terra austriaca e i primi colpi dell’era De Sanctis. Ma anche i primi addii: ha fatto rumore quello di Milan Djuric, accordatosi col Verona dopo la scadenza del contratto che lo legava al club granata. Il 1° luglio visite mediche con gli scaligeri per l’attaccante bosniaco, mentre a Salerno proseguono quelle dei giocatori granata. Il giorno dopo, il neo ds Morgan De Sanctis si presenta alla stampa e alla città, col motto “Moriremo insieme”, riferito al tecnico Davide Nicola. Il dirigente abruzzese porta in dote anche il primo colpo: dalla Norvegia arriva il giovane e promettente attaccante Erik Botheim.
Il 4 luglio, invece, si concretizza la trattativa per la cessione di Ederson che passa all’Atalanta: operazione da 21 milioni di euro, con la Salernitana che ottiene il cartellino di Matteo Lovato in cambio. Intanto inizia il ritiro di Jenbach, dove Ribery è autentico protagonista, in campo e non solo. In quei giorni il club lancia nuove iniziative per gli abbonamenti e comincia a gestire il “caso” Mazzocchi, che accompagnerà tutta l’estate: l’esterno ex Venezia viene tentato dal Monza e più volte sembra essere ad un passo dalla cessione. L’8 luglio prima amichevole in ritiro contro una rappresentativa locale, prima dell’arrivo in ritiro dei centrali difensivi Lovato e Pirola. Con loro, anche Lassana Coulibaly. Cinque giorni dopo, il 15 luglio, è il momento di Bradaric, seguito da Sambia e Valencia. Tanti arrivi, ma anche primi intoppi stagionali: il 20 luglio, nell’amichevole con il Wieczysta Krakow, Matteo Lovato si infortuna. Uno stop che lo costringerà a restare fermo per almeno due mesi. In quei giorni, il patron Danilo Iervolino lavora ad un colpo in attacco, sferrando l’affondo decisivo per il ritorno in granata di Federico Bonazzoli, ingaggiato a titolo definitivo dalla Sampdoria. Periodo di ritorni, perché in concomitanza col triangolare Iervolino all’Arechi, al termine del ritiro di Jenbach, si concretizza anche quello di Kastanos. Dopo il triangolare, vinto dai turchi dell’Adana, Nicola lancia un messaggio al ds: “Non siamo competitivi”, aprendo una settimana di ragionamenti (e qualche polemica).
Agosto
Una settimana dopo, la Salernitana fa il suo debutto ufficiale stagionale: all’Arechi arriva il Parma per il secondo turno di Coppa Italia, ma i granata steccano il debutto, confermando la necessità di intervenire sul mercato. A fine partita, in conferenza stampa interviene il ds De Sanctis, garantendo l’arrivo di nuovi innesti. La settimana che precede la prima di campionato con la Roma, infatti, porta in dote diversi volti nuovi: nel giro di pochi giorni, tra il 10 ed il 12 agosto, arrivano in città Vilhena, Bronn e Candreva, subito gettati nella mischia contro i giallorossi. La squadra di Mourinho vince di misura all’Arechi, contro una Salernitana la cui prestazione permette di essere ottimisti, nel giorno dell’arrivo in città di Maggiore, acquistato dallo Spezia.
Il 17 agosto, è il giorno dell’arrivo in città di Boulaye Dia, attaccante inseguito a lungo dal ds De Sanctis che risolve anche la grana Mazzocchi: l’esterno granata rinnova con la Salernitana, prolungando fino al 2026 l’accordo con il club. Due giorni dopo la Salernitana è di scena alla Dacia Arena di Udine dove conquista il primo punto della stagione con un pareggio a reti bianche. Nel frattempo, il ds cerca un altro attaccante da affiancare a Dia e prova il colpo Batshuayi, senza mollare altre piste, tra cui quella che porta a Piatek. Il 28 agosto la Salernitana scende in campo per la terza giornata di campionato che coincide col primo successo: poker da applausi contro la Sampdoria con le reti di Dia, Bonazzoli, Vilhena e Botheim. A fine agosto, De Sanctis piazza gli ultimo colpi: per la difesa c’è Daniliuc, ingaggiato dal Nizza e per l’attaccato, il pistolero Piatek.
Settembre
L’1 settembre coincide con la fine del calciomercato e la quarta giornata di campionato che vede i granata impegnati al Dall’Ara di Bologna: Dia, nel finale, evita il ko, consentendo alla squadra di Nicola di inanellare il terzo risultato utile consecutivo. Striscia che arriva a quattro, ma con un pizzico di amaro in bocca, il 5 settembre quando l’Empoli strappa un punto alla Salernitana con un gol nel finale dopo la rimonta granata con Mazzocchi e Dia a segno. Prima squadra, ma non solo: il 7 settembre la Salernitana alza il sipario sul nuovo organigramma del settore giovanile, confermando di voler portare fortemente sul vivaio, il cui responsabile è Stefano Colantuono.
Quattro giorni dopo, la Salernitana scrive un pezzo di storia: primi gol e primo punto sul campo della Juventus: Candreva e Piatek portano avanti i granata, poi nel finale la Juventus rimonta grazie ad un calcio di rigore, in pieno recupero trova anche il gol del 3-2, poi annullato dal Var per una posizione di fuorigioco di Milik di cui si è discusso a lungo. A Salerno si respira grande entusiasmo, ma il 16 settembre si ritorna con i piedi per terra quando il Lecce punisce l’ippocampo, conquistando l’intera posta in palio con un gol di Strefezza nel finale. Intanto la Salernitana può sorridere: Mazzocchi viene convocato in Nazionale e il Comune di Salerno nomina Felice Marotta come nuovo intermediario tra club e ente, proprio nei giorni in cui il governatore De Luca presenta il rendering dei lavori all’Arechi.
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