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UFFICIALE. Bohinen al Genoa dopo due anni a corrente alternata: subito sarà ex all’Arechi

Adesso è ufficiale: Emil Bohinen dopo due anni esatti saluta la Salernitana e si accasa al Genoa. Il centrocampista norvegese passa in Liguria con la formula del prestito con diritto e obbligo di riscatto fissato a 2 milioni che scatterà in caso di permanenza in Serie A del Grifone. Ieri è giunto a Genova, oggi ha svolto visite mediche con ufficialità del trasferimento. Il Genoa ha ufficializzato il calciatore con simpatia: “Bohinen Rhapsody”, con riferimento alla musica dei Queen.

L’uomo proveniente dal freddo, tenendo fede alle sue origini, è ancora una volta protagonista del mercato invernale in casa granata. Il 31 gennaio di 2 anni fa, infatti, Sabatini andò a pescare il playmaker classe 1999 dal CSKA Mosca, ottenendolo in prestito oneroso con diritto di riscatto. Bohinen risultò tra i migliori della salvezza 7% targata Nicola e questo convinse Iervolino ad esercitare tale opzione nell’estate successiva. L’investimento complessivo fu di 4,23 milioni di euro a favore del club moscovita, che la Salernitana pagò saldando le spese che il CSKA doveva all’Unione Espanola per l’acquisto di Victor Mendes, viste le limitazioni vigenti sulle operazioni bancarie con la Russia.

Di fatto – salvo pochissimi sprazzi nella stagione e mezza successiva – quella vista con Nicola resta la miglior versione di Bohinen a Salerno. Grazie anche al supporto fisico e tattico di Ederson e Lassana Coulibaly, il norvegese riuscì ad esprimersi al meglio, colpendo i salernitani per visione di gioco, capacità di dettare i tempi e lucidità. Nel campionato successivo, con Nicola prima e Paulo Sousa poi, il norvegese ha accusato numerosi problemi fisici che ne hanno limitato un utilizzo costante. Ma quel che ha più colpito è stata la pericolosa involuzione nelle prestazioni: si è visto un centrocampista lento e compassato, quasi mai capace di giocare a testa alta e sempre più in difficoltà nel garantire alla squadra il cambio di passo. I primi due mesi di campionato sono stati completamente saltati per via dell’infortunio al legamento collaterale mediale, che lo ha obbligato a saltare parte della preparazione e tutta la prima parte di stagione. Sousa non è poi riuscito in una valorizzazione piena, alternandolo a Vilhena e Maggiore ma non garantendogli una risalita completa nelle gerarchie del centrocampo.

L’Arechi ha atteso, anche con pazienza, di rivedere il play dei tempi migliori, incoraggiando un ragazzo che ha comunque dimostrato di aver bisogno della fiducia dell’ambiente. Qualche timido segnale di ripresa, dicevamo, in mezzo a prove anonime che non si discostavano dal rendimento negativo della Salernitana 2023-24. Al punto che il pubblico granata non si strapperà i capelli per questa cessione che permette di non mettere a bilancio una pesante minusvalenza, con il valore di acquisto ammortizzato su due stagioni. Bohinen lascia la maglia granata con 47 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia, ma nessuna rete all’attivo. E l’etichetta di “incompiuto” che ha solamente fatto intravedere quelle che erano le sue reali potenzialità.

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