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Tattica: con Jovane e Tchaouna anche qualcosa di diverso più in là? Sousa ci pensa

Non subito, non in maniera urgente e soprattutto gradualmente ma Paulo Sousa valuterà anche alternative tattiche al 3-4-2-1. Lo ha fatto chiaramente capire nella conferenza pre-Udinese: alla fine del mercato la Salernitana potrebbe inserire nelle rotazioni tattiche un modulo differente che potrebbe essere il 4-2-3-1.

L’arrivo in granata di due esterni offensivi veloci ed abili nel dribbling, proprio come il tecnico aveva chiesto già dalla fine della scorsa annata, dovrebbe favorire un’idea rimasta sopita e testata soltanto nei primissimi giorni di ritiro a Rivisondoli. Jovane Cabral e Loum Tchaouna possono coesistere da esterni alti (con Candreva sottopunta dietro Dia) oppure alternarsi tenendo conto della presenza anche di Martegani, Kastanos, Botheim e dello stesso senegalese, che Sousa ha detto di vedere anche un po’ più dietro la punta, a patto di avere un centravanti più fisico che faccia un certo tipo di lavoro. Se Ikwuemesi confermasse le prime impressioni del finale di gara contro l’Udinese, lo sarebbe e potrebbe prevedere l’arretramento di Dia in alcune partite. Quanto a Stewart, la vera e propria scommessa di Morgan De Sanctis e dell’algoritmo presidenziale, si attende di vederlo all’opera: le caratteristiche sono comunque quelle di una punta centrale. La sosta dopo la visita al Lecce potrebbe aiutare non poco ad iniziare a lavorare su variazioni sul tema facendo ambientare meglio i nuovi.

Contro gli uomini di D’Aversa il tecnico portoghese (che oggi pomeriggio sarà ospite del Premio Fabula a Bellizzi e ieri ha portato una torta nello spogliatoio per festeggiare il suo cinquantatreesimo compleanno; auguri pure al team manager Avallone, a “quota” 54) dovrebbe confermare il 3-4-2-1. Possibilità elevate di vedere Martegani trequartista dal primo minuto al posto di un Botheim incolore anche contro l’Udinese. L’argentino ha mostrato subito confidenza col ruolo e capacità di dialogo con Candreva. Dia resterebbe punta e mirerebbe a lasciare una nuova firmetta al Via del Mare dopo quella dello scorso torneo che valse i tre punti. A  centrocampo Legowski potrebbe prendersi la maglia dell’altro norvegese, Bohinen, anche lui apparso sotto tono nell’ultimo impegno. Il polacco sembra avere caratteristiche – per il poco tempo che si è visto in campo tra Roma e Udinese – maggiormente compatibili con una mediana a due in coppia con Lassana. A sinistra dovrebbe rientrare Bradaric dal primo minuto, mentre a destra Mazzocchi duellerà con Kastanos: il cipriota ha sofferto tanto lunedì sera in una posizione che non è sua di natura, mentre l’ex veneziano deve ancora ritrovare la migliore condizione dopo il contrattempo muscolare del precampionato. Può trovarla solo giocando. Sousa lo ha sostituito attorno all’ora di gioco nelle prime due di campionato ed è trapelato un po’ di scoramento dal volto del ragazzo che vuol dimostrare presto di essere quello ammirato ed elogiato prima del serio infortunio rimediato in Nazionale a novembre scorso.

Quanto alla difesa, il trio Lovato-Gyomber-Pirola sarà confermato anche in Salento. In caso di futuro passaggio al reparto a quattro, la riflessione è che Bradaric sarebbe l’unico terzino sinistro di ruolo. In alternativa potrebbe essere adattato Pirola, che avrebbe caratteristiche non di spinta chiaramente. A destra ci sarebbero invece Mazzocchi e Sambia. Tuttavia, soprattutto il secondo ha mostrato di avere un rendimento migliore da quinto o quarto di centrocampo con una difesa a tre alle spalle. Nel reparto centrale Gyomber e lo stesso Pirola potrebbero rappresentare la coppia perfetta. Il rientro di Daniliuc sarà importantissimo: è previsto per la seconda metà di ottobre e darebbe un’alternativa valida al centro ma anche come terzino destro bloccato (lo ha fatto al Nizza prima di trasferirsi a Salerno). Lovato, autore di un ottimo inizio di stagione, è cresciuto prevalentemente con la retroguardia a tre mentre l’esperienza di Fazio potrebbe essere utile a prescindere dall’impostazione della linea. Certo è che la carta d’identità e una freschezza non più pari a quella di dieci anni fa suggerirebbe un impiego dell’argentino più in un reparto a tre. C’è poi Bronn, fin qui accantonato da Sousa e rivalutato per il match contro i bianconeri. A meno di offerte dell’ultimo secondo, il tunisino resterà alla Salernitana.

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