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Poker alla Samp in Coppa, primo sorriso per Inzaghi: agli ottavi sarà sfida alla Juve

TABELLINO SALERNITANA-SAMPDORIA 4-0

SALERNITANA (4-3-3): Costil; Bronn, Gyomber, Pirola (32′ st Mazzocchi), Bradaric; Legowski, Bohinen, Maggiore (36′ st Martegani); Tchaouna (32′ st Kastanos), Botheim (14′ st Cabral), Ikwuemesi (14′ st Simy). A disp: Ochoa, Fiorillo, Sambia, Lovato, Coulibaly, Martegani, Candreva, Sfait, Stewart. All: Inzaghi.

SAMPDORIA (4-3-2-1): Ravaglia; Depaoli (36′ st Conti), Ghilardi (36′ st Buyla), Gonzalez, Giordano; Girelli, Ricci, Panada (35′ st Kasami); Askildsen, La Gumina (14′ st Delle Monache); De Luca. A disp: Stankovic, Tantalocchi, Vieira, Esposito, Verre, Borini, Yepes, Langella. All: Pirlo.

Arbitro: Manganiello di Pinerolo (Del Giovane/Massara. IV: Bonacina. Var: Mazzoleni. Avar: Meraviglia).

NOTE. Marcatori: Ikwuemesi al 26′ pt, Tchaouna al 46′ pt, 22′ st, Cabral al 41′ st. Angoli: 4-7. Ammoniti: Giordano, Depaoli, Ghilardi (SAM). Recupero 1′ pt.

Una boccata d’ossigeno. La Salernitana supera la Sampdoria in un Arechi semideserto e ritrova un briciolo di serenità in vista del delicato derby di sabato all’Arechi contro i campioni d’Italia del Napoli. Inzaghi si guadagna il pass per lo Stadium e sfiderà la Juventus negli ottavi di finale. Il focus però è tutto sul campionato dove la Salernitana è ancora a caccia del primo successo stagionale ed è relegata mestamente sul fondo della classifica.

LA CRONACA. Pippo Inzaghi cerca in coppa il primo successo da allenatore della Salernitana. Ancora un vecchio amico sulla sua strada, stavolta si tratta dell’ex regista del Milan Andrea Pirlo alla guida di una Samp che fatica a trovare la luce dopo la retrocessione e la grave crisi societaria faticosamente messa alle spalle. Superpippo attua un robusto turnover rispetto alla sconfitta contro l’altra genovese. C’è Costil in porta, si rivede Bronn come terzino destro nella difesa a quattro. In avanti Botheim e Tchaouna alle spalle di Ikwuemesi.

Buono l’approccio della Salernitana al match. Centoventi secondi e già due occasioni da annotare sul taccuino: prima Tchaouna conclude alle stelle, poi Botheim è lento e si fa recuperare in chiusura da Ghilardi. Al 10′ occasione per Maggiore, conclusione alta su sponda di Ikwuemesi.

La chance migliore ce l’ha però la Samp al 14′. La Gumina aziona De Luca che con una finta si libera della marcatura di Pirola ma trova il piedone di Costil a negargli il gol.

Al 20′ break granata, Botheim serve una palla interessante a Tchaouna che s’incarta e si fa recuperare da Ravaglia. Al 26′ la Salernitana passa. Ikwuemesi lavora un buon pallone e lascia partire un sinistro che, complice la deviazione di Gonzalez, diventa una palombella imparabile per Ravaglia.

La rete scuote la Salernitana che ha altre due chance interessanti con Botheim prima e Maggiore poi. Al 35′ azione tutta norvegese. Filtrante di Bohinen per Botheim, Depaoli sporca in corner. Sulò’angolo successivo Ravaglia va a vuoto ma Botheim di testa non trova la porta.

Al 39′ cross di Bradaric, Giordano va a vuoto di testa ma Tchaouna sotto misura trova pronto Ravaglia. Al 46′ la Salernitana trova il raddoppio. Ikwuemesi lancia nello spazio Tchaouna che col sinistro fulmina Ravaglia sul suo palo.

La ripresa inizia senza cambi e con la Salernitana subito al tiro con Ikwuemesi. Al 14′ entrano Cabral e il redivivo Simy per Botheim e Ikwuemesi. Il tris lo trova però lo scatenato Tchaouna al 22′. Il francese fa tutto da solo, parte da destra e col sinistro fulmina Ravaglia. Inzaghi concede l’ovazione all’ex Rennes e concede minuti anche a Kastanos. Dentro anche Mazzocchi e Martegani per Pirola e Maggiore. Al 41′ arriva anche il poker di Cabral su assist di Simy. L’ex Lazio col destro supera un Ravaglia tutt’altro che irreprensibile. Ci sarebbe spazio anche per il ritorno al gol di Simy ma il nigeriano spara alto col destro con la porta spalancata.

Esattamente come l’anno scorso finisce con il successo della Salernitana per 4-0, ma la caratura tecnica dell’avversario non induca a voli pindarici. La realtà del campionato è brutta e impietosa, ma la parola rassegnazione non può né deve albergare nel vocabolario di Inzaghi e dei suoi ragazzi. Certo, per alimentare la speranza salvezza occorrerà far punti. Fin da subito. E fa niente se il calendario è tutt’altro che amico.

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