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Nuovo Arechi: De Luca incontra ing. Milan. Vestuti da non dimenticare: può diventare risorsa strategica

Vincenzo De Luca ha incontrato Maurizio Milan. Non l’amministratore delegato della Salernitana bensì il suo omonimo ingegnere che guida, tramite la società che porta il suo nome, la compagine che si è aggiudicata la progettazione della ristrutturazione generale dello stadio Arechi vincendo l’apposita gara indetta dall’Arus. Entro settembre sarà presentato al pubblico il progetto esecutivo (scadenza per l’ultimazione è il 29 agosto) che dovrà poi essere realizzato impiegando i 35 milioni che la Regione metterà a disposizione.

Prime idee

Sulla scrivania del Presidente della Regione sarebbero giunti dunque i primi bozzetti che resteranno riservati per un po’. Un passaggio sarebbe stato fatto anche con la stessa Salernitana, con cui l’ingegner Milan è in contatto anche per questioni legate al centro sportivo (che Iervolino vuole affidare alla stessa “mano” che disegnerà il nuovo Arechi). De Luca ha chiaramente detto di voler “aprire il cantiere entro l’anno”. S’intende solare o sportivo? Probabilmente sportivo. Una volta presentato il progetto esecutivo (che alla Regione Campania costerà 826mila euro: partendo da una base d’asta di 1,15 milioni la compagine aggiudicataria ha proposto un ribasso del 30% sulla parte di progettazione e del 20% sulle indagini) bisognerà indire la gara – o le gare – necessarie per appaltare i lavori. Noti i tempi tecnici da questo punto di vista per gli enti pubblici, è facile prevedere che l’inizio dei lavori scavallerà nel 2024. Da un punto di vista pratico, tenendo conto che occorrerebbe tenere chiuso un settore alla volta per consentire alla Salernitana di disputare regolarmente le proprie partite casalinghe, probabilmente dando un colpo al cerchio e uno alla botte si potrebbe slittare anche a fine maggio: da un lato l’anno in più di pazienza, dall’altro i mesi per pianificare e programmare tutto in modo tale che i lavori partano un giorno dopo l’ultima gara di campionato, sfruttando fine maggio, giugno e luglio per non accavallarsi con il campionato e non arrecare disagi ai tifosi, né alle casse sociali. Un po’ come è stato fatto a Bergamo, dove con lungimiranza è stata effettuata la demolizione della vecchia curva che restava in eredità dal vetusto “Atleti Azzurri d’Italia” per sostituirla con una nuova.

Centro sportivo

In attesa che si sblocchi la situazione legata alla Curva Nord (una volta di più, il nodo principale è legato allo spazio per realizzare il nuovo parcheggio ospiti alle spalle dei Distinti, dove la Questura chiede di fotocopiare lo spazio attualmente presente nel piazzale curva nord: per ricavarlo occorre acquisire un’area privata e non è semplice, anche qui occorrono trattative e relativi tempi tecnici) la Salernitana si concentra sul centro sportivo. Entro fine mese dovrebbero arrivare novità. Iervolino ha fatto un’offerta di acquisto alla proprietà del Mary Rosy che ha però chiesto cifre più alte. Ci sarebbe distanza e se non sarà diminuita, la società potrebbe rinunciare all’acquisizione anche dei terreni alle spalle (asta il 25 luglio) per poi ingrandire l’attuale struttura che è grande 50mila mq. Al club dell’ippocampo sarebbe stata proposta un’altra area nella zona sempre di Pontecagnano, negoziazioni cautelative in corso. La Salernitana investirà oltre 20 milioni complessivamente per mettere su la propria casa sportiva.

Il Vestuti

A proposito di campi. Il vecchio Vestuti è ridotto in condizioni pietose. Il degrado di buona parte degli spalti, non utilizzati da un trentennio, è visibile da tempo. Per la verità anche ripristinare il minimo sindacale di decoro servirebbe a poco senza poter fruire pienamente della struttura, tante e troppe volte negli ultimi vent’anni oggetto di progetti di riqualificazione puntualmente naufragati per mancanze di fondi o altre difficoltà. Stando a quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, il pallino di Vincenzo De Luca sarebbe quello di trovare la chiave di volta per ridare nuova linfa anche all’impianto di piazza Casalbore. Missione non facile ma a questo punto necessaria anche per lo stesso Comune di Salerno. La Salernitana guarda con interesse a questa possibilità ed è pronta a contribuire, se potrà e se sarà necessario. L’idea, al momento solo tale, è di fotocopiare quanto fatto a Torino con il vecchio Filadelfia, completamente ricostruito e destinato alle giovanili del Toro. Per come è fatto il Vestuti, un’operazione del genere non darebbe solo ossigeno alle squadre baby dei granata (anche solo per le partite) ma a tutte le altre discipline sportive cittadine e, soprattutto, potrebbe dare una nuova e inaspettata arena in pieno centro città per concerti e manifestazioni.

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