Nicola cerca riscatto: “Domani vietato sbagliare! In discussione da 30 anni, conosco questo mondo”

Una sfida non semplice (e non banale) quella di domani contro il Verona all’Arechi. Due panchine che scottano, quella granata di Davide Nicola e quella degli scaligeri di Cioffi. Particolare: Nicola si presenta afono nella conferenza odierna (una settimana totalmente a spronare il gruppo, come racconterà) dove è presente anche il ds De Sanctis.

La gara di domani

«Daniliuc convocato, lui come tutti quelli presenti, sono pronti. Fazio lo porteremo per fargli tornare a respirare l’aria del campo, non so però se sarà in panchina. Domani sarà una partita che non vogliamo sbagliare, nell’atteggiamento e nella capacità di essere competitivi. Quando si perde, come la scorsa volta, è giusto richiamarci un po’ all’ordine. Domani vorremmo fare una partita che nella capacità di stare uniti e compatti dovrà essere totalmente diversa. È stata una delle settimane in cui abbiamo dialogato meno, a dire la verità. Nel momento in cui non le cose vanno non vado a riprendere i singoli per distruggere. Sicuramente ci siamo detti che col Sassuolo non ci siamo riconosciuti. I nostri tifosi ci hanno fatto visita, cosa bella, e ci hanno detto di non sentirsi rappresentati, Voglio sempre vedere nel dettaglio cosa non abbiamo fatto bene, riprendere le fondamenta di quanto costruito fino ad ora e non abbandonare i valori che ci rappresentano come umiltà e voglia di fare e infatti ci siamo subito rimessi in riga a lavorare». 

Bonazzoli

«Lo vedo eccezionalmente bene, lo conosco da tempo ed è un giocatore straordinario. Per ammissione anche sua deve completare il percorso di crescita e maturità. È attirato dalla città di Salerno. In un campionato ci sono tanti momenti, ci sta che un attaccante parta più dalla panchina e poi si ritrovi titolare. Non è che a Sassuolo non l’ho scelto per un motivo particolare ma semplicemente perché pensavo ad una partita. Domani è abile e arruolato. C’è chi gioca più e chi meno, domani vedremo chi giocherà».

La debacle col Sassuolo

«Dobbiamo definire cosa vuol dire aspetto mentale, per me significa serenità, forza e consapevolezza. Poi capita che le partite si sbaglino. La reazione di non aver fatto una buona partita l’abbiamo avuta, ovvero prendere coscienza e lavorare per migliorarsi e domani dobbiamo fare tutto quello che non abbiamo fatto la scorsa partita. Non abbiamo avuto atteggiamento equilibrato nelle due fasi e la reazione nervosa che ti permette di essere reattivo».

Ultima spiaggia?

«Mi metto sempre in discussione da 30 anni, da 12 anni faccio l’allenatore, conosco questo mondo. Non ho bisogno di elencare il lavoro fatto e non c’è bisogno di dire quanto ancora vogliamo fare. In ogni progetto c’è sempre un confronto pre e post partita. L’area tecnica e sportiva come quella medica è sempre sottoposta a briefing. Sento la fiducia. Io in questo posto sto da Dio e sono sicuro che possiamo sempre e ancora migliorare. Non dobbiamo drammatizzare ma essere autocritici quando serve. Questa metodologia mi ha ripagato nel tempo».

Alternative e rotazioni

«Ogni partita ha sempre qualcosa di diverso. Non si parla di nuovo e vecchi ma di formare una squadra. Ho anche letto che non sto impiegando i calciatori nuovi, in realtà col Sassuolo erano otto su undici. Dobbiamo completare questa crescita individuale. Ci saranno alternative perché abbiamo fatto uno screen tra chi era in nazionale ed ha patito stanchezza e viaggi e tra chi magari deve ingranare. Ci interessa capire su cosa e dove migliorare e una parte importante sarà sicuramente vedere chi è più in forma. Potrebbero esserci rotazioni a centrocampo anche se ho già idee chiare ma mi lascio sempre un giorno in più per decidere. Potrebbe esserci qualche novità in regia. A me interessa recuperare Bohinen e Fazio su tutti perché ci potranno dare alternative: il primo ha ripreso questa settimana post affaticamento e penso che alla prossima ci sarà mentre il secondo avverte ancora un po’ di fastidio ma è lì. Stiamo lavorando per dare una mentalità, se decidi di giocare in un modo devi poi farlo».

I granata in allenamento

«Il fattore stanchezza è difficilmente valutabile nei nostri allenamenti che, come facciamo, hanno due fasi e devo dire che nessuno va al di sotto delle sue possibilità. Ci sono altre valutazioni che facciamo tramite test e altri mezzi ma tutto questo viene tenuto in piedi dall’approccio mentale del giocatore e dalla sua voglia che non può essere registrata con nessuno strumento. Sicuramente non è facile ogni tre giorni essere al top mentale tra impegni in nazionale e gare di campionato, poi ci sono momenti che dai spazio a qualcuno rispetto ad un altro perché lo vedi impegnato maggiormente e vuoi premiarlo».

Nicola premiato lunedì

«Mi sento quasi in imbarazzo perchè scelgono me rispetto al lavoro di un intero gruppo. Non sono affamato di premi perché lì reputo una specie di riconoscimento che si da ad una persona rispetto ad un altro. Il miglior premio lo voglio domani».

Novità tattiche e avversari

«La variante tattica sarà l’interpretazione della partita e questo ci ha dato la possibilità di lavorare su varianti e strategie diverse sempre restando aggressivi e sono curioso di vedere come si affacceranno i giocatori in campo domani. Abbiamo lavorato questa settimana con delle prove fatte su svariati cambiamenti. Mi aspetto comunque un Verona che ha, giustamente, voglia di vincere, non mi aspetto una partita diversa. Sicuramente saluterò Djuric e Verdi perché so che giocatori sono ma non fanno parte del nostro gruppo squadra e quindi voglio concentrarmi sui miei».