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La quiete di Paestum per trovare la risalita contro la Lazio. Per Dia si va verso il no

La Salernitana, anticipando il consueto ritiro di un giorno, spera che la quiete di Paestum, scelta come meta del ritiro prepartita “allungato” a due notti invece che una, possa portare benefici psicofisici al gruppo in vista del match di domani contro la Lazio. Lontana dalle distrazioni, la squadra di Pippo Inzaghi da ieri si è ritirata lì per trovare le energie giuste che le consentano di centrare la prima vittoria in campionato e ribaltare la pessima partenza. Continuerà però ad allenarsi al Mary Rosy, dove oggi pomeriggio il trainer terrà pure la conferenza stampa prepartita.

Molto probabilmente Dia non sarà della partita. Oggi la decisione definitiva, però non trapela grandissimo ottimismo. Nonostante sia stato escluso l’interessamento dei legamenti, la caviglia dell’attaccante è ancora dolente e non sembrano esserci le condizioni, a meno di miracoli dell’ultimo secondo, per vederlo in campo. Inzaghi potrebbe anche scegliere di convocarlo ugualmente per farlo stare in gruppo in vista del delicato match e in considerazione del momento di classifica che richiede ogni energia anche extra campo. Al massimo, in extremis, Boulaye potrebbe accomodarsi in panchina. Valutazioni in corso anche su Cabral, come detto già nei giorni scorsi. Ha ripreso a lavorare a parte da qualche giorno, il problema al polpaccio è in via di superamento ma il rischio di bruciare troppo i tempi è concreto: per portarlo in panchina bisognerebbe inserirlo nuovamente in lista over, bruciando il secondo e ultimo cambio possibile in periodi extra-mercato. Dovrebbe uscire un calciatore sano (Botheim o Stewart) per far posto al capoverdiano che, pur talentuoso, arriva da uno stop e non è al massimo. Oggi le ultime valutazioni, la Salernitana ha tempo fino a mezzogiorno per modificare eventualmente la lista. Nel caso, il ragionamento si riproporrebbe in vista di Fiorentina-Salernitana.

Lontana cinque punti la zona salvezza non sembra impossibile da raggiungere, ma per farlo c’è bisogno di concentrazione, che i granata stanno cercando tra le mura dell’antica città della Magna Grecia. Sabato ad affrontarli allo stadio Arechi ci sarà proprio la squadra che prendendo ispirazione dalla penisola ellenica ha scelto i propri colori sociali: la Lazio. Nei dintorni della struttura si respira un clima tranquillo, ideale per ritrovare la serenità in questo momento complicato e focalizzarsi sull’obiettivo. Ieri all’arrivo del gruppo, nonostante il forte vento, un gruppetto di tifosi si è riunito per curiosare e dare manforte alla squadra.

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