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Ghigo Gori “benedice” Inzaghi: “Sa entrare nella testa dei calciatori. Salerno passionale come lui”

Fino all’anno scorso era collaboratore tecnico nel Benevento, con una particolare attenzione ovviamente ai portieri. Dopo la scadenza del contratto col club giallorosso, Piergraziano Gori ha deciso di prendersi un anno di studio per seguire tre corsi propedeutici all’esame da preparatore dei portieri. Da calciatore è stato alle dipendenze di Pippo Inzaghi sia a Venezia (2017/18) che a Benevento (dal 2019 al 2021).

“Ho avuto il piacere di lavorare tre anni con il mister. A Venezia abbiamo sfiorato la Serie A, venendo eliminati dal Palermo in semifinale playoff, a Benevento abbiamo stravinto il campionato ma purtroppo non siamo riusciti a salvarci in massima serie – spiega Gori -. È un allenatore molto preparato sul piano tecnico e tattico, poi è un sanguigno e certamente sarà a suo agio in una piazza come Salerno. La sosta ha permesso di cambiare guida tecnica al momento giusto”.

La fase difensiva

La Salernitana è la peggior difesa del campionato (17 reti incassate), Inzaghi dovrà lavorare molto sulla fase difensiva: “Il vice del mister, Maurizio D’Angelo, si occupa della fase difensiva e gli darà una grande mano – prosegue Gori -. Da ex attaccante poi Pippo saprà come rivitalizzare anche gli attaccanti, in primis Dia. Il mister dovrà prima entrare nella testa dei giocatori e fare gruppo, ma in questo è bravo. Sul piano tattico probabilmente il mister aspetterà a cambiare, sa far giocare le squadre sia con la difesta a tre che a quattro. C’è poi il preparatore Luca Alimonta che fisicamente fa lavorare molto bene i calciatori”.

Le difficoltà e i portieri

Gori commenta anche l’inizio di campionato dei granata: “È presto per dare giudizi, sono passate poche giornate. La rosa ha elementi importanti e penso che il ds De Sanctis abbia fatto scelte oculate sul mercato. Alla ripresa ci sarà il match contro il Cagliari, altra squadra in difficoltà, che sarà importantissimo”.

Un pensiero finale, da ex portiere, anche sul parco portieri granata: “È importante che ci sia una sana rivalità tra i portieri che deve aiutare a lavorare bene. Ochoa ha fatto benissimo lo scorso anno, in questo inizio di campionato ha avuto qualche passaggio a vuoto, certamente non aiutato da una fase difensiva allegra. C’è un secondo di qualità come Costil. Le prestazioni di un portiere passano prima dalla testa e poi dalle mani. Le gerarchie vanno rispettate, certo è che se un portiere prende troppi gol e accusa la pressione è giusto dargli un momento di pausa”.

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