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VIDEO. Iervolino al Galà del Calcio Aic: “Inzaghi dà tutto ma nel calcio contano risultati. Resta solo chi lotta al 100%”

C’era anche Danilo Iervolino questa sera all’evento del Gran Galà del Calcio, tradizionalmente organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori, che premia autorevolmente i migliori giocatori della stagione precedente. Tra le nomination in casa granata nella categoria del miglior gol c’era anche Antonio Candreva in Roma-Salernitana: Mast’Antonio ha chiuso al quarto posto nella speciale classifica determinata dai voti dei tifosi sui social.

Il presidente della Salernitana ha fatto il punto sull’attuale situazione poco felice della squadra, ultima in classifica con 8 punti dopo 14 giornate: “Come mai siamo partiti così male? Abbiamo perso armonia e senso di squadra, si sono creati dei gruppi. Il precedente allenatore credeva meno nella squadra per varie dinamiche che si sono incastrate male. Abbiamo oltre dieci giocatori convocati dalle rispettive nazionali eppure non riusciamo a giocare un bel calcio, siamo decimi per salari eppure siamo ultimi in graduatoria. È evidente che c’è qualcosa non va, dobbiamo ripensarci e a gennaio intervenire sicuramente. Una cosa è sicura: resterà solo chi ha voglia di sudare la maglia. Chi nicchia,  tira indietro la gamba e non mette il cento per cento in ogni partita non fa per la Salernitana”.

Sulla posizione di Inzaghi e De Sanctis: “Non sono un falso, lo dico senza infingimenti. Vado d’accordissimo con Inzaghi e vorrei che restasse altri cinque anni con noi ma nel calcio contano i risultati. Se vinci sei bravo, se perdi no. Il mister ha una carica umana incredibile, ama il calcio, Salerno, i suoi tifosi, la città. Lancia sempre il cuore oltre l’ostacolo ed è convinto di farcela, mette tutto se stesso e impiega ogni energia per ricreare il gruppo che si era un po’ sfaldato. È il dodicesimo uomo, si fa sentire, sono fiducioso. Il diesse? Se pensassi di cambiarlo lo comunicherei prima a lui, come ho fatto con l’allenatore, poi in seguito farei audizioni per ingaggiarne uno nuovo. Oggi siamo ultimi e non posso dire di essere soddisfatto ma potrei esserlo tra due partite, con due vittorie. Non sono soddisfatto neppure dei giocatori, di tutto. Questa squadra è stata costruita puntando sui giovani con un progetto di medio periodo, se dopo pochi mesi i risultati non arrivano non significa che il progetto sia già fallito”. Il patron ha chiuso tornando sul discorso procuratori: “In un’industria in cui tutti perdono e solo gli intermediari guadagnano c’è un’anomalia di sistema. Gli agenti si dividono in due categorie: quelli professionali che contribuiscono a creare valore e quelli che disturbano e cercano di essere beceri intermediari e annacquano il prodotto calcio. Questi ultimi vanno emarginati”.

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