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Cori discriminatori della Fiesole (ma non solo), la Fiorentina si scusa

Già l’anno scorso dalla Fiesole erano partiti cori discriminatori contro Salerno e la sua gente nel corso di Fiorentina-Salernitana ma ieri, per la quasi totalità dell’incontro, la tifoseria viola si è letteralmente quasi più preoccupata di tifare contro gli avversari piuttosto che per i propri beniamini. Come già sottolineato ieri, alla Procura Federale non è sfuggito il ripetuto coro discriminatorio: tutto annotato, domani il Giudice Sportivo potrebbe pronunciarsi esaminando i referti e comminando un turno di chiusura per la curva (clicca qui per leggere). Non solo da lì, tuttavia, sono stati fatti i cori in questione ma tant’è.

C’è da sottolineare comunque il bel gesto di Joe Barone, direttore generale e plenipotenziario della Fiorentina, che subito dopo la partita ha composto il numero di telefono di Maurizio Milan per scusarsi con la società granata per lo spettacolo poco edificante offerto dalla tifoseria toscana sugli spalti. Telefonata signorile ed apprezzabile, quella del dirigente italo-americano che, peraltro, nella stagione 2020/21 ha avuto suo figlio Giuseppe come tesserato della Salernitana (all’epoca nelle mani ancora di Lotito e Mezzaroma, pur senza mai una presenza ufficiale). L’ad granata era presente ieri al Franchi ma era andato via quando mancavano pochi minuti al fischio finale dell’arbitro e tra i due non era stato possibile un saluto post-gara, dopo i convenevoli che hanno preceduto la partita. Tra le società vigono rapporti di grande cordialità, tant’è vero che in passato proprio Barone invitò Milan e Iervolino al Viola Park – allora cantiere – per una visita ispiratrice rispetto ai programmi granata di centro sportivo di proprietà.

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