Connect with us

News

Tutti contro gli arbitri, ma accuse tolgono lucidità. Anche Ascoli ed Empoli si lamentano

Tutti contro gli arbitri. Dalle prime alle ultime della classe, la storia non cambia ed anche quest’anno in B l’atmosfera inizia a farsi infuocata con l’arrivo del girone di ritorno. Nel Paese che ha inventato la moviola applicata al calcio in tv e che spesso, a tutte le latitudini, ha visto la “caccia al fischietto”, gli indici vengono puntati ancora sulla classe arbitrale, che ieri peraltro ha cambiato guida con l’elezione di Alfredo Trentalange al posto di Marcello Nicchi (clicca qui per leggere l’articolo). Una storia vecchia, insomma, ma che non appassiona più. Delle due, l’una: o gli arbitri sono costantemente inadeguati, oppure l’italica visione del complotto e della ricerca di alibi dopo risultati negativi è sempre viva. Ci sarebbe la via di mezzo: i direttori di gara sono esseri umani, possono certamente sbagliare, come un attaccante sbaglia un rigore, un portiere sbaglia un’uscita, un allenatore sbaglia sostituzione. E ancora, un presidente o direttore sportivo che sbagliano acquisto sul mercato, un giornalista che ‘buca’ una notizia o prende qualche abbaglio.

Di episodi che non convincono ce ne sono parecchi. Ma a spulciare le dichiarazioni dei protagonisti in B – qualsiasi sia il colore delle maglie – viene un po’ da sorridere. Pochi “mea culpa”, molte lenti d’ingrandimento sulle decisioni arbitrali giudicate sfavorevoli. Nessun focus su quelle magari un po’ generose che – allo stesso tempo – arrivano sempre per tutti. Solo che difficilmente la tensione della partita le rende “visibili”. Solo per restare al mese di febbraio, nel giro di quindici giorni – nell’ordine – il Chievo ha “preparato” la trasferta di Salerno rivangando gli episodi a suo giudizio sfavorevoli della gara d’andata al Bentegodi. Dopo l’1-1 dell’Arechi, Castori ha “replicato” duramente ai clivensi parlando di “pianti” prepartita e “lamenti continui in campo da parte degli avversari: non sono sicuro che la palla avesse oltrepassato la linea“, aveva detto in merito alla rete assegnata a Manuel De Luca, chiudendo poi così: “Evidentemente i pianti del Chievo sono stati accolti” (clicca qui per leggere). Contemporaneamente, nella sala stampa dello Zini di Cremona, dopo la sconfitta per 2-1 il Pisa alzava la voce con il suo mister, Luca D’Angelo: “C’era un rigore per noi e un rosso per il loro portiere. Le situazioni arbitrali non ci hanno favorito e hanno condizionato il risultato. Non cerco scuse, però è successo anche a Chiavari. Gli errori arbitrali capitano, ma in partite tirate come queste si rivelano determinanti“. Proprio i nerazzurri avrebbero ospitato la Salernitana nell’infrasettimanale. Dopo la trasferta in Toscana, i granata hanno ricevuto la visita del Vicenza e un rigore dall’arbitro Camplone, poi sbagliato da Tutino. Il commento di Mimmo Di Carlo, tecnico biancorosso: “Sul rigore c’è poco da dire, all’andata Di Tacchio si è buttato mentre oggi Tutino se l’è cercato. Le lamentele di qualcuno sono andate a buon fine e chi ci rimette siamo sempre noi, mi dispiace, perché l’arbitro ha fatto una buona gara ma serve più obiettività, il VAR potrebbe aiutarci. Pazienza, ci prendiamo l’ennesimo rigore contro che non c’è”. Dichiarazioni – quelle sui “lamenti di qualcuno andati a buon fine” – esattamente capovolte rispetto a una settimana prima.

Sabato l’ippocampo dovrà fare visita all’Ascoli. Nelle Marche niente recriminazioni? Macché. Il patron bianconero, Pulcinelli, ieri sera ci è andato giù pesante ai microfoni di PicenoTime, criticando l’espulsione di Caligara giudicata affrettata e il rigore concesso alla Reggiana: “Un arbitraggio come quello di Ayroldi mi fa passare la voglia di fare calcio. Sono amareggiato, ho ricevuto tantissimi messaggi dai nostri tifosi che non hanno per nulla apprezzato la direzione di gara odierna. Ci troviamo ancora una volta di fronte ad ingiustizie arbitrali. Noi non cerchiamo vantaggi, sia ben inteso, ma allo stesso tempo pretendiamo che in campo vengano prese decisioni che non ci sfavoriscano, soprattutto ora che entriamo nella fase decisiva della stagione ed ogni singolo episodio può fare la differenza. Io inizio davvero ad essere stanco. Chiediamo a gran voce rispetto, giustizia e correttezza. Questi punti che ci vengono a mancare possono farci perdere milioni di euro, così non va proprio. Credo che ormai sia giunto il momento di avere sempre il Var anche in Serie B, lo chiediamo da tempo, in questo modo non si può più andare avanti. Ora speriamo di metterci al più presto alle spalle questa “rapina” subita e che si possa tornare a dir la nostra già da sabato prossimo contro una prima della classe come la Salernitana“.

Ma le rimostranze non si fermano qui. Addirittura l’Empoli capolista, attraverso le parole del suo diesse, Pietro Accardi, ha rotto gli indugi e diramato – con un post dedicato su Instagram – la propria contrarietà rispetto alle decisioni arbitrali, in particolare quella che ha consentito alla Spal di calciare un rigore e di pareggiare nell’ultimo turno: “Come società abbiamo sempre deciso di non commentare questi episodi ma ora diventa inevitabile. Torniamo da Ferrara con un’altra gran prestazione ma arrabbiati e amareggiati per l’ennesimo torto che ci sentiamo addosso. I ragazzi stanno continuando a crescere, siamo consapevoli che la squadra ha offerto un’altra grande prova di fronte ad un avversario importante mentre rimaniamo molto scettici sul resto. L’Empoli e i suoi tifosi meritano rispetto, da domani pensiamo a convogliare tutte le energie e la rabbia che abbiamo accumulato nel preparare al meglio la prossima gara”. Almeno l’allenatore del Pordenone, Tesser, pur contestando le decisioni arbitrali nel match che ha visto i suoi ramarri perdere contro il Cittadella, ammette che la sua squadra ha fatto “un passo indietro rispetto alla prestazione di Ferrara. Il Cittadella ha meritato la vittoria e ha fatto meglio di noi. Siamo arrivati sempre secondi sui palloni, non siamo stati capaci di giocare nella loro metà campo, abbiamo subito sempre la loro pressione”. Poi, però l’affondo: “Ci sono stati negati due rigori clamorosi: uno netto su Biondi, uno impossibile da non dare su Ciurria e sono episodi importanti della partita, uno per tempo. Qualcosina ci è stato tolto sotto questo aspetto. Due in una partita sono troppi”.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News