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Tre vittorie consecutive da… rilancio, come l’anno scorso. Nel rush finale i granata sono in salute

È bastata una settimana a dissolvere tutto il pessimismo sulla permanenza in categoria che era cresciuto sempre di più intorno alla Salernitana, nonostante le buone prestazioni disputate dopo il mercato di riparazione. Non era stato più sereno il semestre precedente: prima le fatiche a trovare acquirenti per la società e il rischio esclusione dalla massima serie, poi i risultati deludenti e di nuovo il fiato sospeso fino a capodanno, ancora il digiuno di risultati e punti decisivi nonostante la rivoluzione di gennaio.

Con 9 punti in una settimana la salvezza non è più un miraggio e i granata potranno affrontare questa ultima sezione del calendario con tutto un altro spirito, perché sono a 3 punti dalla salvezza e con una partita da recuperare contro il Venezia. Il calendario lascia speranze vivissime alla formazione di Nicola, che dopo la trasferta di Bergamo contro un’Atalanta comunque ancora in corsa per l’Europa (e che dopodomani recupera la sfida contro il Torino, ndr), affronterà due scontri diretti ravvicinati tra le mura amiche, poi due club che non hanno più nulla da chiedere al torneo. Nella lotta salvezza potrebbe clamorosamente essere coinvolto lo Spezia, che non ha un calendario agevolissimo. La Sampdoria è condannata a battere il Genoa, rivitalizzato dalla vittoria sul Cagliari, in un derby sempre infuocato: gli uomini di Giampaolo hanno totalizzato un punto nelle ultime quattro partite. La stessa formazione sarda, se non fosse stata per la vittoria di due turni fa contro il Sassuolo, sarebbe stata abbondantemente in caduta libera: ha guadagnato solo quei tre punti nelle ultime sette gare. Il Venezia perde, infine, da ben otto giornate. Insomma, numeri alla mano, la Salernitana sembra la squadra più in salute sotto tutti gli aspetti ed ha il destino nelle proprie mani, oltre ad avere il sostegno super della sua tifoseria.

In sette giorni è cambiato tutto. I granata, che non vincevano da tre mesi, hanno messo in fila tre vittorie, sbloccandosi in casa di una Sampdoria in tremenda difficoltà, passando per Udine con un successo di cuore e esplodendo ieri all’Arechi contro la blasonata Fiorentina. Tre vittorie consecutive che in Serie A il cavalluccio non era mai riuscito a collezionare nelle sue due precedenti avventure e che gli mancavano proprio dal termine dello scorso campionato. Anche l’anno scorso la Salernitana sembrava aver compromesso il sogno promozione diretta perdendo lo scontro diretto casalingo contro il Monza per 3-1, prima di battere il Pordenone in Friuli con un rigore nei minuti di recupero, di vincere 2-0 contro un Empoli già promosso e di festeggiare a Pescara contro gli abruzzesi già condannati alla retrocessione. Tre trionfi di seguito che mandarono in estasi una città intera per mesi. La giornata di ieri all’Arechi, con più di 20mila cuori che battevano per lo stesso sogno, ha quasi lo stesso sapore e riporta alla stessa atmosfera di speranza che contraddistingueva quei giorni. Del resto, proprio ad aprile 2021 arrivarono altre tre vittorie di fila (Frosinone, Entella e poi il rocambolesco 2-1 sul Venezia firmato Gondo nel finale) che consentirono di tornare in pista dopo un periodo eccessivamente ricco di pareggi. Dopo la festa che si è consumata ieri al triplice fischio di Salernitana-Fiorentina, si sente di nuovo trepidazione.

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