PORDENONE – SALERNITANA 1-2
PORDENONE (4-3-1-2): Perisan; Vogliacco, Camporese, Barison, Falasco; Zammarini (43′ st Berra), Pasa, Scavone (17′ st Misuraca); Mallamo (18′ st Musiolik); Ciurria, Butic (34′ st Magnino). A disp: Bindi, Fasolino, Stefani, Calò, Bassoli, Biondi, Rossetti, Chrzanowski. All: Domizzi
SALERNITANA (4-4-2): Belec; Casasola, Bogdan, Gyombér, Jaroszynski; Kupisz (40′ st Anderson), Di Tacchio, Capezzi (30′ st Coulibaly), Kiyine (29′ st Tutino); Gondo (45′ st Kristoffersen), Djuric (30′ st Cicerelli). A disp: Adamonis, Mantovani, Sy, Schiavone, Aya, Boultam, Durmisi. All: Castori (in panchina Bocchini)
Arbitro: Marini di Roma 1 (Di Vuolo/Rossi). IV uomo: Ayroldi di Molfetta
Note: Marcatore: 7′ Gondo, 24′ st Misuraca, Tutino rig. 51′ st; Angoli: 6-4; Ammoniti: Camporese (P), Kiyine, Casasola, Belec, Adamonis (S); Recupero: 1′ pt, 6′ st
La Salernitana vince a Lignano Sabbiadoro e vola al secondo posto in classifica. Una vittoria pazzesca, arrivata a tempo quasi scaduto grazie ad un rigore procurato e trasformato da Gennaro Tutino che ritrova il gol portando i granata al secondo posto grazie anche alla vittoria del Monza contro il Lecce. Ora ci sono altri 180′ da giocare e l’ippocampo è artefice del proprio destino: con due vittorie avrebbe la certezza della promozione in Serie A.
LA CRONACA. Castori, ancora assente in panchina per la positività al Covid, torna al 4-4-2 lasciando ancora fuori dai titolari Coulibaly. In mediana spazio a Capezzi e Di Tacchio, con Casasola e Kiyine sulle corsie esterne col compito di servire Djuric e Gondo in attacco. La prima occasione, dopo due minuti di gioco, è di marca neroverde. Bel cross dalla sinistra di Falasco che pesca Zammarini il cui colpo di testa impegna Belec, bravo a bloccare distendendosi sulla sinistra. Un piccolo spavento che non deconcentra la Salernitana che passa in vantaggio al 6’ con Gondo, al quarto gol consecutivo in tre partite: l’ivoriano sblocca il risultato con un delizioso pallonetto dopo un lancio di Casasola. L’ex Rieti è bravo a superare in velocità Barison e ad anticipare l’uscita di Perisan insaccando la sfera in porta. Quattro minuti dopo il numero 7 granata ci riprova, questa volta con un colpo di testa dalla sinistra, ancora su cross di Casasola, ma la sfera termina alta sopra traversa. Al 21’ Casasola è ancora protagonista: grande break a centrocampo, l’italo-argentino sfugge a Falasco servendo in verticale Kupisz che da posizione defilata calcia sul fondo.
La risposta dei friulani è affidata a Ciurria che al 24’ calcia rasoterra col mancino dopo un bel suggerimento di Pasa ma Belec blocca senza grandi problemi. Padroni di casa più pericolosi due minuti dopo quando Mallamo lavora un buon pallone dopo un errore di Casasola, va al cross proprio per Ciurria che incrocia bene di testa sfiorando il palo alla sinistra di Belec. Casasola è una spina nel fianco dei neroverdi: al 34’ si libera di Falasco con una grande giocata ed entra in area lasciando partire un tiro-cross che trova la respinta calcio d’angolo di Perisan. Allo scoccare del quarantesimo minuto di gioco è il Pordenone a sfiorare il gol con il solito Ciurria che sugli sviluppi di un calcio d’angolo lascia partire un insidioso tiro rasoterra che sfiora il palo.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. I primi tentativi sono dei padroni di casa ma al 51’ è la Salernitana a sforare il gol del raddoppio con un colpo di testa di Di Tacchio che per poco non supera Perisan. Il collega Belec deve volare sulla sua destra al 61’ per negare il gol a Butic, pericoloso con un tiro forte ed angolato dalla distanza. Nulla può il portiere granata sulla botta di Misuraca che al 69’ infila la sfera all’incrocio sorprendendo l’estremo difensore sloveno. Per gli ultimi quindici minuti Bocchini inserisce Cicerelli, Tutino e Coulibaly al posto di Djuric, Capezzi e Kiyine ma nel finale è il Pordenone a sfiorare il clamoroso gol del 2-1 con Camporese che all’81’ chiama in causa Belec su una girata velenosissima ma in questo caso il portiere granata è bravo a chiudere la porta. La partita sembra fintia quando al 96′ Barison frana su Tutino in area di rigore: l’arbitro indica il dischetto e dagli undici metri è lo stesso Tutino a realizzare la rete del definitivo 2-1 che le permette di essere da sola al secondo posto in classifica.
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