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Salernitana credici! Il Crotone di Nicola alla 26^ aveva meno punti dei granata

E’ incoraggiante la prima Salernitana di Davide Nicola: organizzata, arcigna, sfrontata ma mai incosciente, lucida e fastidiosa, capace di rimanere indigesta alla capolista. Difficile credere ai propri occhi leggendo i cinque minuti di risultato sul 2-1, e forse proprio un pizzico di attenzione in più poteva essere prestata per evitare il gol di Ante Rebic.

Ma la strada intrapresa è quella giusta e di certo l’unica cosa che si può dire, a prova di scaramanzia, è che la Salernitana è ancora lungi dall’essere retrocessa. A maggior ragione dopo che la giustizia sportiva ha stabilito che le sfide con Udinese e Venezia devono essere disputate.

Davide Nicola guida quindi una squadra ultima in classifica che ha 14 punti, con il calendario che recita ventiseiesimo turno e con due gare in meno rispetto a chi non ha subito rinvii.

Il quadro per ora è simile a quello del “miracolo Crotone” 2016-17, chiuso con la salvezza in rimonta e la promessa mantenuta di raggiungere Torino in bici dalla Calabria. Anzi, la Salernitana è messa meglio di quel Crotone allo stesso punto del torneo. Nonostante il disastroso avvio condito dal complicato passaggio societario, i granata hanno 14 punti, uno in più del Crotone alla 26^.

A dire il vero i rossoblu erano fermi a 13 anche dopo 24 partite effettive (ko a Bergamo e poi in casa col Cagliari) e salirono a 14 solo dopo il pareggio interno a reti bianche col Sassuolo alla 27^, poi i ko con Napoli e Fiorentina. Fu il blitz in casa del Chievo Verona alla 30^ ad aprire la rimonta: da quel momento Nicola conquista 20 dei 27 punti a disposizione, con una media Champions’. A cadere furono appunto il Chievo, l’Inter, la Sampdoria, il Pescara, l’Udinese e la Lazio. E nel mezzo ci fu anche un pari interno con il Milan, alla 34^. La salvezza fu raggiunta con 34 punti, una media non elevatissima (considerando che nel 1999 i granata finirono in B con 38 punti e un torneo a 18 squadre con 4 giornate in meno) rispetto ad altri campionati. A farne le spese Pescara, Palermo ed Empoli.

Oltre ai recuperi di Udine e col Venezia, la Salernitana deve ospitare Bologna, Sassuolo, Torino, Fiorentina, Cagliari e Udinese. E giocare in casa di Inter, Juventus, Roma, Sampdoria, Atalanta ed Empoli.

Sabatini non vuole sentir parlare di tabelle, ma prendere in prestito quella ingiallita dello “Scida” che è rimasta 5 anni nel cassetto potrebbe essere una buona idea.

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