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Playout e ricorsi: Salernitana pronta ad andare al Tfn

Domani comincia la delicatissima settimana che produrrà la partita d’andata dei playout, la sua ufficializzazione con l’inserimento dei nomi delle squadre al comunicato già pubblicato dalla Lega B con solamente le date e gli orari, la preparazione atletica e mentale della squadra di Marino e soprattutto gli aggiornamenti sotto il profilo legale. Perché la Salernitana gioca su due tavoli, quello del campo e della carica per conquistarsi la salvezza, con la rabbia di chi è stato costretto ad allungare di un mese la stagione da un sistema e da decisioni discutibilissime, e poi quello della battaglia in punta di diritto, senza alzare la voce, ma provando ad essere il più possibile efficaci con il tridente Fimmanò-Sica-Chiacchio.

Il giorno 10, martedì, il Coni si pronuncerà nel merito sul ricorso che la Salernitana aveva inoltrato contro la decisione di rinviare la doppia sfida contro il Frosinone a poco più di 24 ore dall’inizio, dopo aver respinto l’istanza cautelare. In caso di respingimento (la base del ricorso è il fatto che nei poteri del presidente Bedin non ci fosse quello di rinviare “sine die”, senza data, una partita ma solo quello di variarla e, tra le altre cose, in quel caso non c’era nemmeno un deferimento o un procedimento disciplinare in corso ancora contro il Brescia) la società di patron Iervolino potrebbe scegliere di andare al Tar. Nello stesso giorno, la Corte d’Appello Federale confermerà assai probabilmente il -4 in questa stagione al Brescia, che significa retrocessione, al di là della scontata mancata iscrizione l’anno prossimo in Lega Pro delle rondinelle che, quindi, creerebbe una carenza di organico proprio in Serie C e non abiliterebbe a ripescare qualcuno in B. In questo contesto, la strategia legale della Salernitana è svelata dal quotidiano Il Mattino. Secondo quanto si legge nell’edizione di oggi, la Salernitana nelle prossime 48 ore si rivolgerà al Tribunale Federale Nazionale per chiedere il blocco dei playout e con un ricorso e “contestuale domanda cautelare ex articolo 97 CGS, perché ravvisa i requisiti del fumus boni iuris e del periculum in mora”. Il fumus risiederebbe, si legge nell’articolo, “nel provvedimento illegittimo di sospensione dei playout con il Frosinone e poi nel comunicato di fissazione dei prossimi spareggi, quando la Lega B è venuta a conoscenza della data dell’udienza di secondo grado sul caso Brescia fissata dalla Corte federale d’Appello. Il periculum è il rischio che si giochino i playout”. La Salernitana si muoverà in questa direzione comunque prima del pronunciamento della Corte d’Appello Federale sul caso Brescia.

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