Ochoa, periodo no alle spalle: decisivo a Reggio, ora c’è il Messico

Sul pari di Reggio Emilia, che non è diventato ko, c’è certamente la firma di Memo Ochoa. Il messicano ha calato almeno quattro interventi decisivi su Castillejo, nel primo tempo, Berardi, Volpato e Laurienté, nella ripresa, che hanno evitato il ko alla Salernitana; quando non ci sono arrivati i suoi guantoni, lo ha aiutato il palo (su Mulattieri). Il portiere è uscito tra gli applausi del settore ospiti ed è stato santificato via social dai tifosi granata.

Parate con vista nazionale

Memo è tornato quello che tutti conoscevano, ovvero decisivo tra i pali. Resta il difetto di fabbrica dell’incertezza, quando si tratta di lasciarli. È successo sul gol dell’1-1 dei padroni di casa. Andando però a mettere tutto sul piatto della bilancia, è evidente che il suo contributo sia stato decisivo. Un contributo importante che arriva anche dopo un periodo di appannamento, la prova opaca di Monza lo relegò in panchina contro il Cagliari. È tornato sui suoi standard nelle ultime tre partite: ne sanno qualcosa Dragusin, Politano, Raspadori e appunto Castillejo, Berardi, Volpato e Laurienté. È stato bravo anche ad ammortizzare l’addio del preparatore Rampulla.

Ora all’orizzonte c’è la nazionale messicana, Memo attende la chiamata del CT Lozano per il doppio confronto dei quarti di Nations League della Concacaf contro l’Honduras (18 e 22 novembre). L’ex Malaga continua a scalare la classifica all time di giocatori con più presenze con la maglia del Messico, ora è a 147 e mette nel mirino l’ex difensore del Barcellona Rafa Marquez, terzo con 148 apparizioni. Dopo gli impegni con la Tricolor tornerà a Salerno, probabilmente, appena due giorni prima la sfida con la Lazio. Chissà se, anche in questa occasione, Inzaghi penserà alla staffetta con Costil, ma solo per dargli riposo, non di certo per le prestazioni che sono tornate di alto livello.