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#NonTiScordarDiMe. Dell’Anno da Milano a Salerno: “Le trasferte drammatiche e i problemi alla schiena”

Francesco Dell’Anno è tra i pochi calciatori ad aver vestito in carriera le maglie di Inter e Salernitana. Numero 10 dal destro velenoso, l’ex calciatore originario di Baiano (Avellino) seguirà con attenzione la sfida in programma venerdì sera allo stadio ‘Meazza’ di Milano tra le squadre di Simone Inzaghi e Davide Nicola. Irpino di nascita, ma romano d’adozione, è cresciuto nel settore giovanile della Lazio, vestendo la maglia della prima squadra biancoceleste prima di quelle di Arezzo, Taranto, Udinese, Ravenna, Ternana ed, appunto, di Inter e Salernitana.

Tre le stagioni in nerazzurro, poi quella all’ombra del castello Arechi: un periodo particolare per la carriera di Dell’Anno, arrivato a Salerno con i gradi di grande colpo insieme ad Edoardo Artistico, ma decisivo solo nella partita di Ravenna: un suo gol nei minuti finali permise ai granata di conquistare tre punti particolarmente importanti per evitare la retrocessione in terza serie.

Inter-Salernitana, i ricordi di Dell’Anno

Sarà una bella partita, quando incontro queste squadre rischi sempre, ma c’è tanto fascino” afferma l’ex centrocampista classe ’67 ai nostri microfoni. “Lo si è visto anche nel derby di Coppa Italia, l’Inter non è la squadra brillante e inarrestabile di qualche settimana fa anche se il calo è fisiologico per tutte nell’arco della stagione”. Secondo Dell’Anno, dunque, la Salernitana potrà dire la sua a San Siro: “La squadra granata è in salute e dopo il mercato di gennaio è cresciuta sotto il lato tecnico. A Milano peseranno molto i nervi perché entrambe hanno bisogno di punti, anche se per obiettivi opposti”.

Tre anni in nerazzurro tra il 1993 ed il 1996, Dell’Anno vestì la maglia granata nella stagione 1996/1997, in Serie B. In panchina si alternarono Colomba e Varrella, arrivando ad una salvezza sofferta. “Fu un sospiro di sollievo” sottolinea l’ex calciatore campano, che di quella stagione ricorda soprattutto le partite in trasferta perché “dovevamo sempre scappare, erano trasferte ‘drammatiche’”. Un anno non felice sotto il profilo dei risultati, ma comunque positivo per Dell’Anno: “A Salerno sono stato solo un anno, ma mi sono trovato benissimo. Porto con me sempre dei bei ricordi, al di là di come andò quella stagione. Andammo al di sotto delle aspettative, ma fu comunque una esperienza positiva”. 

Dell’Anno arrivò a Salerno proprio dopo l’esperienza meneghina: “A Milano ebbi un problema alla schiena che mi limitò molto in un momento importante della mia carriera. Peccato, perché per un calciatore stare bene dal punto di vista fisico può fare la differenza. Certo, potevo sicuramente fare di più”.

E poi la chiamata da Salerno: “Fu il presidente Aliberti a chiamarmi, mi propose di venire a Salerno e accettai subito, anche per le mie origini campane”. A proposito di presidenti, Dall’Anno ha grande fiducia nel neo patron granata: “Se Iervolino ha deciso di entrare nel mondo del calcio e di investire nella Salernitana in questo momento vuol dire che ha intenzione di far bene. Certo, la conferma l’avremo solamente col tempo, ma i presupposti sembrano esserci tutti”.

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