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Moviolone Cittadella-Salernitana: cartellini ok, svista Nuzzi. Nel finale rischia André

Partita maschia quella andata in scena ieri sera al Tombolato di Cittadella, tuttavia diretta senza troppe difficoltà dal signor Gianluca Manganiello di Pinerolo. Pochissimi episodi da moviola ed un cospicuo numero di cartellini da mettere a referto, considerando che sono arrivati tutti nella seconda frazione di gioco (due per i padroni di casa e tre per gli ospiti). Corrette, indicativamente, tutte le interruzioni nella prima parte di gara eccezion fatta al minuto 24 in occasione delle proteste di Casasola: l’argentino tentava di chiudere il triangolo con Coulibaly ma non ci riesce a causa dell’intervento di Donnarumma. Il difensore del Citta mette le mani sul petto dell’avversario ostruendogli la corsa, secondo Manganiello, in maniera regolare: poteva starci il fallo.
La seconda parte di gara si apre dopo un giro di lancette con una svista del secondo assistente Nuzzi, che alza la bandierina per segnalare un offside di Gondo… che non c’era: Coulibaly è bravissimo ad addomesticare un pallone proveniente dall’alto, suggerendo lo scatto all’ivoriano che sembrava nettamente tenuto in gioco da Adorni. I replay lo hanno confermato. Poteva essere una ripartenza pericolosa e la svista assume proporzioni più grandi perché si è consumato tutto a pochi passi dall’assistente che sembrava in condizioni agevoli. Per il resto, la seconda frazione è una sorta di “pioggia di cartellini”: ben 4 le ammonizioni in soli 13 minuti, alla quale si aggiunge una quinta nel finale. La prima al 56’ sul conto di Iori che, anticipato da Bogdan, finisce per colpirlo col piede a martello; il suo intervento, in netto ritardo, è meritevole di cartellino giallo. L’altra, soltanto due giri di lancette più tardi, è per Gyomber che sgambetta Ogunseye, il quale si era liberato per andare alla conclusione. Il difensore slovacco finisce, inevitabilmente, sul taccuino dei cattivi. Al minuto 65 arriva un altro cartellino, quando Adorni colpisce duramente Tutino che lo aveva saltato di netto. Anche in questa circostanza, tutti d’accordo con la decisone del direttore di gara. Al 70’ l’arbitro estrae il giallo sotto il naso di Jaroszynski per via del fallo (trattasi di uno sgambetto) commesso ai danni di Donnarumma. Sanzione che ci può stare. A 10′ dal termine’ Anderson va via in slalom in mezzo a quattro avversari lamentando un fallo sull’ultimo contatto al limite dell’area. Manganiello punisce l’azione valutando una simulazione del numero 18, reo a suo giudizio di aver accentuato il contatto con l’avversario. In un secondo momento è lo stesso fantasista ad ammettere di aver aggravato la caduta. Giusto, dunque, il cartellino per simulazione. L’italo-brasiliano ancora protagonista al minuto 86′, quando si prende un bel rischio fermando un’azione pericolosa di D’Urso nei pressi della bandierina: Anderson viene graziato dal fischietto piemontese. Pur non essendo un fallo cattivo, non era impensabile l’ammonizione per aver ostruito l’avversario.

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