Memo Tricolor: è in finale di Concacaf Nations League. Futuro lontano da Salerno, Costil può restare

Memo Ochoa riscatta la recente prestazione da dimenticare di Cagliari, che ha causato l’inversione delle gerarchie tra i pali granata contro il Lecce, e tiene la rete della sua Nazionale inviolata con una manciata di interventi importanti. In nottata il suo Messico ha infatti battuto Panama con un secco 3-0 ad Arlington, nel Texas, guadagnando l’accesso alla finale della Concacaf Nations League: nella notte tra domenica e lunedì la Tricolor sfiderà gli Stati Uniti per giocarsi il titolo. Il portiere granata, che a luglio compirà 39 anni, non ha mai vinto questa competizione e spera di aggiungere un altro successo nella sua infinita bacheca di soddisfazioni con la casacca del suo Paese.

Futuro lontano da Salerno

In Nazionale il suo Ct Lozano ha puntato sempre su di lui nonostante la concorrenza di Luis Malagon, che gioca in patria e ha ultimamente offerto un rendimento importante. In Messico, al solito, la piazza si divide tra detrattori e ammiratori dell’estremo difensore granata che – con la retrocessione della Salernitana sempre più vicina – vede il suo futuro probabilmente lontano da Salerno. Potrebbe anche restare in altri club di Serie A come dodicesimo ma le offerte non gli mancano per continuare una carriera ad alti livelli che gli consenta di disputare il Mondiale 2026, prima di appendere i guantoni al chiodo.

In questa stagione Memo non è sempre riuscito ad essere efficace come in quella precedente, però va detto anche che la porta granata è stata molto più bombardata di tiri a causa del rendimento scadente di tutta la squadra. Il messicano ha spesso evitato passivi più pesanti o salvato risultati (ad esempio il 2-2 col Sassuolo). A Cagliari, però, ha offerto la sua peggior prestazione da quando è in Italia e Liverani – nella sua ultima occasione in panchina – ha scelto di schierare Benoit Costil.

Il francese

Il portiere transalpino, anche lui non più giovanissimo (è nato nel 1987), rispetto al collega garantisce forse una maggiore efficacia nelle uscite soprattutto alte, a fronte di una minore reattività tra i pali. Come Ochoa, anche l’ex Bordeaux ha il contratto in scadenza ma il suo stipendio è molto minore rispetto al milione che Memo porta a casa per ogni stagione. Considerando che sotto contratto per il 2025 c’è già anche Fiorillo (con il quale non si escludono ragionamenti di trasferimento in altri club ma potrebbe anche restare come secondo) e che Costil avrebbe dato sin da ora una disponibilità di massima a discutere di un rinnovo anche in cadetteria, potrebbe essere proprio lui il portiere titolare per l’anno prossimo.

In tal senso, è evidente che le scelte di Stefano Colantuono da qui alla fine del campionato, indipendentemente dai risultati, potranno dire molto. La Salernitana rinnoverebbe di buon grado l’accordo all’estremo difensore francese, che al pari di Ochoa ha dimostrato di essere un ottimo professionista, mai sopra le righe. Ripartire da lui come chioccia per qualche giovane interessante non sarebbe un’idea malsana e la società sta iniziando a valutarla con attenzione. Rientrerà Gigi Sepe dal prestito alla Lazio: insostenibile in cadetteria il suo contratto di 1,2 milioni netti, gli si dovrà trovare una nuova sistemazione a meno che non abbassi di molto le sue pretese spalmando l’ingaggio su un pluriennale, cosa che potrebbe far cambiare le valutazioni poi anche sullo stesso Costil.