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Mary Rosy, manutenzione campi al via ma lavori sede fermi: c’è ricorso al Tar per ordinanza abusivismo

La Salernitana ha fermato da qualche tempo i lavori all’edificio centrale del Mary Rosy, che nelle intenzioni della società dovrebbe ospitare tutta la sede sociale, un ristorante per la squadra, la sala stampa e altri locali utili alla vita sportiva e amministrativa del club. Si attende di capire quali evoluzioni ci saranno dopo aver impugnato l’ordinanza emessa due mesi fa per abusi edilizi all’interno della struttura (clicca qui per leggere) relativi a prefabbricati installati inizialmente nel corso della gestione Lotito-Mezzaroma e poi implementati sotto la proprietà Iervolino. Una buona parte di essi è stata comunque rimossa di recente (clicca qui per leggere). L’ordinanza prevedeva comunque la demolizione delle strutture entro 90 giorni. Il club ha aderito… per metà.

La Salernitana si è rivolta al Tar della Campania – sezione di Salerno, per far valere le proprie ragioni, come ricorda il quotidiano La Città. L’amministrazione comunale di Pontecagnano Faiano, in seguito ad alcuni sopralluoghi effettuati dalla Polizia Municipale, contesta ai privati proprietari della struttura e – di riflesso – alla Salernitana che la gestisce in forza di apposito contratto di fitto, la realizzazione di ulteriori opere in assenza di titoli abilitativi dopo quelle datate 2019 con la precedente proprietà. L’attenzione si è concentrata non solo sull’unione di prefabbricati che, su due livelli, aveva ospitato gli uffici dell’ex direttore sportivo De Sanctis) ora rimossi, ma anche sulla tendostruttura tuttora esistente che ospita la palestra, sul tunnel che conduce agli spogliatoi e a un’altra struttura medesima e un deposito.

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