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“Per Di Gennaro è bastata mia telefonata! Ora i vertici”: Lotito euforico ma chiede più abbonati

Adesso sta al campo, adesso sta a Colantuono. E’ questo il messaggio che l’imperatore Claudio tra le righe manda al tecnico della Salernitana. Il presidente Lotito è felice del mercato e della squadra che ha costruito il direttore sportivo Fabiani, ora vuole i risultati. Sul campo, ma anche sugli spalti, perché la quota abbonati non lo soddisfa affatto.

Da sabato 25 si inizia a fare sul serio, all’Arechi c’è di scena il Palermo. Molto probabilmente Lotito sarà presente per la prima di campionato, più difficile vederlo in tribuna domenica per la presentazione della squadra con il Monopoli. Però anche ieri, nell’ultima giornata di mercato, uno dei tanti telefoni a disposizione del patron di Lazio e Salernitana è squillato per i granata. Non è una novità quando si tratta di passaggi di calciatori tra le due squadre del patron, il suo intervento è stato decisivo per regalare a Colantuono Davide Di Gennaro: “Un  centrocampista fortissimo, io lo conosco bene – l’esordio di Lotito in un’intervista esclusiva concessa ai nostri microfoni – Io l’ho voluto alla Lazio e sono stato io a portarlo alla Salernitana. E’ bastata una telefonata”, svela il patron che però non scende nei dettagli. Ma guarda lontano: “Ora questa squadra è alla pari con tutti, non c’è nessuna molto più forte. Può competere anche per i primi posti”. Anche se per festeggiare la A nell’anno del centenario ci vorrà anche e soprattutto “fortuna. Io non faccio il mago, non posso dire e promettere che andremo in Serie A. Il campionato di B rivela sempre sorprese ogni domenica, poi ci sono i fattori imponderabili. Posso mai promettere la Serie A e poi nelle prime giornate si fanno male i giocatori e perdiamo qualche titolare? Nel calcio ci vuole anche fortuna, quello che posso dire è  che noi siamo attrezzati per essere alla pari con tutti e vogliamo arrivare almeno nei playoff. Che è un po’ il sogno dei tifosi della Salernitana.

A proposito di tifosi, Lotito non le manda a dire: I 3500 abbonamenti sono tanti? No che non sono tanti, sono pochissimi. Non sono affatto soddisfatto, io ho investito molto per questa squadra che è forte e voglio che la gente venga allo stadio. Io ho fatto la mia parte, ora tocca ai tifosi fare la loro”. Sicuramente la torcida granata non farà mancare il proprio affetto ai nuovi beniamini.

L’acquisto di Di Gennaro ha completato il centrocampo, forse a questa squadra per essere davvero perfetta manca il bomber da 20 gol. Non per Lotito: “Chi l’ha detto che questa squadra non ha un grande attaccante? Io dico che in attacco siamo completi e temibili. Abbiamo preso tanti giocatori nuovi, c’è Jallow che è giovane e forte e poi Djuric che può fare i 20 gol. Ho portato dalla Lazio due Anderson e posso garantire che il brasiliano è fortissimo altrimenti non lo avrei preso né per la Lazio né per la Salernitana. E poi c’è sempre Bocalon”. Il Doge è rimasto e si giocherà il posto anche se seconda punta nel 3-5-2 non è proprio il suo modulo ideale: “Questa squadra è stata costruita sul 3-5-2 perché lo ha voluto l’allenatore, sulla base dei calciatori che ha a disposizione è l’assetto che garantisce maggiore stabilità. Ora è presto per dire se questo è il modulo giusto per la Salernitana, dobbiamo aspettare il confronto con altre squadre di B e l’inizio del campionato”.

Un campionato anomalo quello che sta per iniziare. Per la prima volta nella storia la Serie B si gioca a 19 squadre, opzione fortemente voluta da Lotito in Lega: “Su questo aspetto c’è stata molta confusione perché qualcuno confonde le norme con la realtà. I ripescaggi non sono obblighi né un diritto, bensì un’opportunità. Purtroppo sono saltate diverse società anche blasonate, è ovvio che tutte le pretendenti hanno fatto una serie di considerazioni, c’erano diverse persone in gioco e si è creato un contenzioso. A questo punto meglio evitare i ripescaggi. Basta solo immaginare una squadra che viene ripescata e poi successivamente esclusa che caos avrebbe portato. Tanto vale meglio non ripescare, anche perché un calciatore che milita in serie minori e non vince sul campo non può essere promosso in categorie superiori senza un merito sportivo. Vengono snaturati tutti i ruoli”.

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