TABELLINO LECCE-SALERNITANA 2-0
LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo (32′ st Dorgu); Ramadani, Rafia (17′ st Blin), Kaba (17′ st Gonzalez); Banda (25′ st Strefezza), Krstovic (25′ st Piccoli), Almqvist. A disp: Brancolini, Borbei, Venuti, Smajlovic, Dermaku, Touba, Oudin, Berisha, Corfitzen, Burnete. All: D’Aversa.
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Lovato, Gyomber, Pirola (34′ st Tchaouna); Kastanos (16′ st Mazzocchi), Legowski (32′ st Bohinen), Coulibaly (16′ st Martegani), Bradaric; Cabral, Candreva; Botheim (16′ st Ikwuemesi). A disp: Costil, Fiorillo, Allocca, Fazio, Sambia, Sfait. All: Sousa.
Arbitro: Massimi di Termoli (Carbone/Giallatini). IV uomo: Minelli. Var: Marini (Gariglio)
NOTE. Marcatori: Krstovic al 6′ pt, Strefezza al 53′ st. Ammoniti: Lovato, Legowski, Bohinen (S), Kaba, Banda, Gonzalez (L). Angoli: 7-5. Recupero: 2′ pt, 12′ st.
A Lecce arriva la prima battuta d’arresto della Salernitana. Pesante, nella forma prima che nel risultato. Perché a condannare gli uomini di Sousa è stata una condotta ai limiti del masochismo. Approccio soft, disattenzioni difensive colossali, errori marchiani sotto porta. Dal Via del Mare la Salernitana torna con le ossa rotte e con una certezza. Anzi due. Ricomporre il rapporto con Dia è necessità prioritaria e imprescindibile. La seconda è che la salvezza sarà tutt’altro che una passeggiata.
LA CRONACA. Orfano, si spera ancora per poco, del suo bomber principe Boulaye Dia, Sousa sorprende tutti schierando l’offensivo Cabral sull’out destro, con Lovato uno contro uno fisso sullo sgusciante Banda. Accanto a Coulibaly c’è Legowski, Botheim guida l’attacco. D’Aversa lascia in panchina capitan Strefezza e lancia dal 1′ Krstovic. Mossa che si rivelerà subito decisiva.
Al 6′ il Lecce infatti già passa sfruttando la solita colossale ingenuità della Salernitana. L’azione nasce da una rimessa laterale su cui Bradaric è lasciato solo contro due calciatori avversari, il cross di Gendrey è perfetto per la testa di Krstovic che prende il tempo a Gyomber e la piazza all’angolino dove Ochoa non può arrivare. Doccia gelata per la Salernitana, colpevole ancora una volta di aver approcciato al match con leggerezza e sufficienza.
La reazione tarda ad arrivare, anzi è il Lecce ad amministrare e a tenere stabilmente il pallino del gioco. Al 18′ Ochoa sventa il raddoppio chiudendo sul tiro di Banda. La produzione offensiva della Salernitana è tutta in una telefonata di Kastanos dalla distanza che non fa neanche il solletico a Falcone. Botheim è impalpabile e facilmente domato dai due centrali leccesi, Candreva predica nel deserto. Cabral prova qualche guizzo in velocità sulla fascia ma si perde nel momento topico della giocata. Al 32′ Krstovic tenta il bis sul replay della giocata del vantaggio, ma l’incornata stavolta termina di poco alta.
Al 44′ la Salernitana sfiora il pari. Filtrante di Kastanos per Candreva che sbuca come al solito dal nulla ma stavolta spara addosso a Falcone, ben posizionato a copertura della porta.
Si va al riposo con i padroni di casa in vantaggio, si torna in campo con gli stessi efffettivi. Al 2′ Salernitana subito pericolosa. Break di Coulibaly che s’attarda palla al piede anziché scaricare per Candreva, l’azione sfuma. Il solito Banda costringe Ochoa a sporcarsi i guantoni, sul ribaltamento di fronte Candreva serve nello spazio Cabral che svirgola col destro. Al quarto d’ora Sousa si gioca il triplo cambio: fuori Coulibaly, Kastanos e Botheim, dentro Martegani, Mazzocchi ed Ikwuemesi. Massimi grazia Banda, reo di un intervento a gamba alta su Lovato. L’esterno giallorosso, già ammonito, avrebbe meritato il secondo giallo.
Spinge la Salernitana e alla mezz’ora della ripresa sfiora ancora il pari. Sugli sviluppi di un corner la palla finisce sui piedi di Cabral che se l’aggiusta sul destro e lascia partire un tiro che timbra in pieno il palo. Il Lecce è in apnea, ancora l’ex Lazio col destro a giro impegna Falcone. Entra anche Bohinen per Legowski, il norvegese s’incunea subito bene, punta la porta e col sinistro sfiora il palo. Dentro anche Tchaouna per Pirola per l’assalto finale.
Il Lecce prova ad alleggerire la pressione granata con la zuccata di Pongracic su corner di Strefezza, mira alta. La Salernitana si divora un’altra palla gol colossale al 43′. L’errato disimpegno di Baschirotto fa ripartire i granata, Bohinen pesca l’accorrente Cabral che con la porta spalancata manda alle stelle. Il Lecce soffre ma tiene e colleziona un paio di corner che le consentono di respirare. Ochoa con i guantoni respinge su Almqvist, sugli sviluppi Cabral col braccio impatta un tiraccio di Gonzalez. Il Var richiama Massimi che decreta penalty. Strefezza realizza e chiude i conti. Il Lecce vola a sette punti dopo tre giornate, la Salernitana arranca a due. Ma classifica a parte, la cui valenza è relativa a questo punto della stagione, i granata dovranno risolvere al più presto la grana Dia. Senza il senegalese la corsa salvezza si complica e non poco. La sosta, per una volta, capita a pennello.
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