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Iervolino sereno: “Un pizzico di fortuna, ma va bene così. C’è stata pacificazione”

Al termine della gara contro il Verona è un Danilo Iervolino visibilmente disteso e soddisfatto quello che lascia lo stadio Arechi. Il presidente ha assistito alla partita con Lorenzo Casini, numero uno della Lega Serie A (clicca qui per leggere le sue parole).

Serenità ritrovata

“Partita tenace, non bellissima, ma quel che conta nel calcio è il risultato. Nicola non era in discussione, ci siamo ritrovati e abbiamo convenuto che dovessimo ritrovare serenità, coesione, abbiamo fatto una grande pacificazione generale. I ragazzi hanno dato tutto, era una partita difficile che il Verona ha giocato molto bene. Il risultato ci premia, anche con un pizzico di fortuna ma va bene così, eravamo in credito. Guardiamo già avanti alla trasferta di Milano”, il primo commento del presidente.

“Mai guerra col Comune”

Oggi a Salerno c’era anche Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A. Con lui si è parlato anche di Arechi. “C’è sempre stata pace col Comune e l’amministrazione che ha capito che lo stadio è un’attività sensibile per la Salernitana. I tifosi sono sempre la nostra arma vincente, hanno applaudito e continuato a tifare anche quando pareggiavamo. Lorenzo Casini ha fatto i complimenti per la tifoseria e il suo calore. ci siamo intrattenuti per un’attività conviviale e ci siamo goduti la partita. Ha anche portato bene la sua presenza (sorride, ndr). Lui sa che serve un ammodernamento degli stadi per essere competitivi. Il Comune ha fatto un’attività straordinaria con la regione, hanno compreso che questo è il luogo dell’economia, di grande assembramento, sono fiducioso perché penso che da qui a qualche anno lo stadio diventerà un monumento per la città da tutti i punti di vista”.

Addio Ribéry libera un posto…

Peccato per gli infortuni ricorrenti. “La iella ce l’hanno tutte le squadre. Capita, ci sono molte partite ravvicinate, questo non deve essere una scusante, abbiamo una rosa nutrita e possiamo ovviare – dice Iervolino – Siamo dispiaciuti per Bohinen che doveva essere il perno di centrocampo, vediamo se ci sarà ancora da intervenire a gennaio, il mercato è lontano. Abbiamo un centrocampo di grande qualità. Ragioniamo di tre partite in tre partite, abbiamo 10 punti ed è più o meno quel che ci eravamo prefissati”. Il mercato è lontano, ma neanche tanto. “Riscatto di Dia? Tutto è in divenire, è un grande campione. Siamo contenti di averlo. Ci vuole tempo. Ora si libera un posto in lista e, tra le tante cose valutiamo l’innesto di un altro calciatore, abbiamo ancora un posto da extracomunitario ma oggi abbiamo una squadra quadrata, vincente, quindi godiamoci quel che abbiamo oggi”. Chiusura su Ribéry: “Dispiace che la sua carriera sia finita, ma ha anche 39 anni. È uno dei migliori dieci giocatori dell’ultimo decennio, è un orgoglio averlo avuto qui e stiamo discutendo qualsiasi ruolo voglia nel management o un ruolo più operativo in campo è ben accetto. Tutti lo aspettiamo a braccia aperte, è un uomo straordinario, siamo orgogliosi di averlo qui con noi”.

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