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Iervolino, compleanno in un Arechi lontano dai numeri attesi: trend in discesa

Vincere, per fare anche un regalo al proprio presidente. La Salernitana ha un motivo in più, oltre ai mille già validi, per conquistare i tre punti contro il Torino nell’anticipo di questa sera. Oggi compie infatti 44 anni Danilo Iervolino, che festeggia il primo compleanno da presidente della “Bersagliera” e che seguirà il match all’Arechi con famiglia al seguito.

Un Arechi che non offrirà il colpo d’occhio che ci si potrebbe attendere per una gara da dentro o fuori, quella che rappresenta l’ultima chiamata per riagganciare un treno salvezza a cui si è ancora legati in virtù del doppio recupero con Udinese e Venezia ancora sub iudice. Il meteo certamente non aiuterà. Ma il pubblico granata, in occasioni del genere, ha abituato (in casa ed in trasferta) l’Italia intera a dare una risposta numericamente maggiore rispetto agli appena 5mila della prevendita (dato alla sera della vigilia), con un dato definitivo che potrebbe non raggiungere quota diecimila (con l’apporto dei quasi 3 mila abbonati) nonostante l’allentamento delle restrizioni Covid che ha permesso un aumento di capienza dello stadio.

Pare quindi proseguire il trend delle gare casalinghe recenti: dai 18500 della sfida al Milan si è passati ai 13289 contro il Bologna, fino ai 10249 col Sassuolo, dato che rischia di essere superiore a quello odierno contro il Torino nonostante gli appelli del club granata sui social. L’ultimo nella giornata di ieri con un “Never give up” abbastanza indicativo, per non parlare dei videomessaggi dei calciatori e delle stesse dichiarazioni dei protagonisti a mezzo stampa.

Social che sono diventati lo scenario del dibattito tra supporters granata, sempre con toni civili, sui motivi di questo progressivo calo. Il terreno è la pagina ufficiale di Facebook della Salernitana, bacheca terza su cui è possibile selezionare una serie di pensieri. Fabio Rossy Fiorillo spiega: “Cara società, la mia è una critica costruttiva. Riempire lo stadio Arechi non è facile. La Salernitana vive attualmente una classifica che conosciamo tutti. Bisognerebbe abbassare i prezzi come fanno tutte le società della massima serie”. Gli fa eco Antonio Rachele Cuomogiordano: “Ti sosterrò sempre ma prima di tutto sono un padre di famiglia e devo portare il pane a casa”.

Anche Alessandro Lulic sceglie le altre di A come termine di paragone: “Con tutto il rispetto per questa società che ci ha liberati da Lotito e Fabiani, le altre in lotta per la salvezza mettono i biglietti a 10 e 15 euro in partite da vincere a tutti i costi. Qua già per un girone di andata indegno abbiamo cacciato l’anima dei soldi, un piccolo sacrificio si poteva fare per portare più gente allo stadio. Io ci sarò ma fidatevi che tanta gente attraversa un momento difficile economicamente ed alcuni vorrebbero esserci ma non ci saranno”. Anche Massimiliano De Divitiis sottolinea: “Meglio 25 mila paganti a 10€ o 10 mila paganti a 25€?”

Sull’altro fronte, invece, chi conferma il suo amore incondizionato smontando quelli che considera alibi, come Angelo D’Angelo:Appelli, caro prezzi, meteo, a noi non interessa. Meno siamo e più ti amiamo” o Daniele Cerrato: “Purtroppo a Salerno molti sanno solo lamentarsi o accampare scuse. Hanno preferito spendere 60 euro per vedere le big e non ne pagano un terzo per la sfida di domani. Hanno dimostrato profonda ingratitudine e incoerenza”. Anche Lucio D’Ambrosi si sofferma sul tema: “Una piazza molto difficile e una vasta platea di tifosi, vanno dalla pancia super piena a pancia piena fino alla passione esagerata ma con tante problematiche sociali. Si poteva e si doveva fare di più per riempire lo stadio e creare quel di più che serve a questa squadra”. Mario Pierro sulla stessa falsa riga: “Nell’ultima vera spiaggia per sperare ancora di rimanere in Serie A non arriviamo a 10 mila spettatori. C’è gente che preferisce andare a farsi la scampagnata a Roma piuttosto che fare il biglietto per domani accampando scuse come la pioggia, i prezzi”. Idem Italo Lopresto che punta il dito contro gli ex contestatori della precedente società: “I finti tifosi prima si nascondevano dietro al ‘finchè ci saranno loro non verrò allo stadio’. Adesso che non ci sono più le scuse le stanno inventando”.

Danilo Iervolino, da imprenditore, pur confermando l’enorme visibilità che offre il mondo del calcio, non ha intenzione di rimetterci nella gestione della Salernitana. Pur avendo acquisito il timone del club a campionato abbondantemente iniziato, non ha lesinato sforzi per rinforzare l’organico e tentare una salvezza ai limiti del possibile con il famoso “instant team” e i tanti volti nuovi portati da un DS di fama riconosciuta come Walter Sabatini. Sul panorama imprenditoriale italiano, sicuramente, ci sono altri soggetti che avrebbero prima incassato il paracadute garantito in caso di retrocessione e poi iniziato ad investire solo dopo il ritorno in cadetteria.

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