I numeri dello scontro diretto: battere il Cagliari per evitare il pantano. Animi accesi negli ultimi 2 precedenti

C’è un dato diffuso dalla Lega di A che deve far riflettere su quanto, nonostante l’organico di Inzaghi sia competitivo, in questo momento sia delicata la partita contro il Cagliari: soltanto cinque delle 27 formazioni (il 18.5%) che nell’era dei tre punti a vittoria hanno raccolto tre o meno punti nelle prime otto partite nel massimo campionato si sono poi salvate a fine stagione. Si tratta del Piacenza nel 1997/98, del Venezia l’anno dopo, dello stesso Cagliari nel 2005/06, del Bologna 2015/16 e del Crotone (di Simy, nda) nel 2016/17.

Insomma, guai a crogiolarsi sul valore assoluto della rosa. La Salernitana è squadra che ancora una volta deve lottare per salvarsi fino alla fine. Non può e non deve immaginare altro. Sia per l’ippocampo, sia per la squadra di Ranieri si tratta del peggior avvio della storia in un campionato di Serie A. Si sfideranno la compagine che ha subito più gol su palla inattiva in questa stagione (quella granata con sei su diciassette totali) e quella che ne ha subiti di più su azione (13, i rossoblù).

I precedenti

Domenica si giocherà la gara numero diciannove in terra campana tra Salernitana e Cagliari. Il bilancio complessivo recita 9 vittorie dell’ippocampo, 5 successi isolani e 4 pareggi, l’ultimo dei quali proprio in occasione dell’ultimo incrocio (maggio 2022, 1-1: rigore di Verdi per i campani, pareggio ospite al 98′ firmato Altare). Non mancarono le accese discussioni: una rissa scoppiata dopo il momentaneo vantaggio dei padroni di casa comportò le espulsioni dalla panchina di Ribéry e Radunovic.

Molto “focosa”, fin troppo, era stata anche la sfida precedente, risalente alla vigilia di Natale 2015 in Serie B: finì 0-2 (marcatori Giannetti e Tello) con ben due espulsi per parte e la bagarre che si scatenò dopo il raddoppio cagliaritano, quando Sciaudone e Rossi decisero di farsi giustizia a modo tutto loro cercando di aggredire gli ospiti, “rei” di aver esultato nell’angolo tra curva sud e tribuna. Oltre ai due granata andarono anzitempo negli spogliatoi Tello e Melchiorri.