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Ghirelli (pres. Lega Pro): “Decisione Lega B sbagliata, c’è chiaro conflitto di interesse da parte di Lotito”

Terminato il Consiglio Federale, con la decisione maturata da Gabriele Gravina, presidente della Figc, di chiedere parere al Collegio di Garanzia sulla vicenda play-out serie B, con un comunicato esprime la propria opinione anche il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli.

“La decisione della serie B sui play out doveva essere presa solo dopo che la giustizia endofederale aveva terminato il suo iter. Così si è sempre agito. Non si capisce – prosegue il numero uno della terza serie del calcio italiano –  perché non si sia coinvolta la governance FIGC nella decisione ed ancora una volta si rischia di assestare un colpo simile a quello del passato agosto al calcio italiano. C’è voluta la capacità di riforma di questi mesi per recuperare credibilità, ed ora si rischia di nuovo. Occorre rispettare gli interessi generali e non quelli di parte o dei singoli club. Si tenga in considerazione la “sofferenza” di città e di club e si aspetti”.

“Ho rimarcato in Consiglio Federale – afferma Ghirelli –  come, purtroppo, ci sia un conflitto di interesse da parte del presidente Lotito, due Leghe, due club e questo ogni volta pone problemi. Parlo di un presidente che stimo per come governa la Lazio e a cui ho fatto i complimenti per la vittoria in Coppa Italia. L’anno scorso, giustamente, Lo Monaco non parlò in Consiglio Federale essendo lui l’amministratore delegato del Catania. Ora come ha proposto il presidente Gravina, si aspetti il parere del Collegio di Garanzia del CONI per poi decidere se procedere con i play out”.

1 Commento

1 Commento

  1. Felice Di Vito

    17/05/2019 at 03:05

    Premesso che sono tifoso della Salernitana, vorrei far presente che alla decisione di abolire i playout hanno partecipato anche i presidenti del Perugia (che, grazie a quella decisione, si ritrova a giocare i Play off) nonché i presidenti di Benevento e Pescara, che hanno beneficiato di un migliore piazzamento. Detto ciò, ritengo che la Salernitana non ha giocato bene e quindi meriterebbe la retrocessione in base al risultato del campo. Però, si creerebbe un paradosso: il Palermo viene punito per gravi reati di natura economica; il Foggia, se gli viene concesso un punto per il ricorso pendente, si salva (a differenza del Palermo) e viene di fatto premiato, pur avendo commesso gravi reati economici, la Salernitana, invece, viene oltremodo punita, pur avendo bilanci in ordine. Il tutto salvo ulteriori ricorsi e salvo le sentenze della Magistratura. Allora mi chiedo: ma l’esame dei bilanci da parte della Covisoc a cosa serve se ogni anno a fine campionato le classifiche le stilano i giudici e non il campo? A cosa serve tifare per una squadra, gioire delle vittorie, dispiacersi per le sconfitte, se poi personaggi inadeguati (imprenditori, dirigenti e controllori) non sanno fare il loro mestiere in modo corretto e rispettoso delle regole?
    Credo che, piuttosto che fare dietrologia spicciola, sia necessario darsi regole chiare, affidarsi a controlli stringenti ed espellere dal mondo del calcio quei “personaggetti” che lo rovinano.

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