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Doppio ex Olivi… da San Marino: “A Pescara gara tattica. Arechi, torna a infuocarti!”

È prossimo ai quarant’anni, ma ha ancora voglia di divertirsi su un prato verde. Samuele Olivi è tra i doppi ex della sfida tra Pescara e Salernitana che si disputerà domenica pomeriggio all’Adriatico. Ben 118 presenze (e 5 gol) con la casacca granata, 64 (con 7 reti) invece quelle collezionate in maglia biancazzurra tra il 2009 e il 2011. Attualmente, difende i colori del La Fiorita nel massimo campionato sammarinese. “Ma sogno di allenare, un giorno. – esordisce ai nostri microfoni il difensore – Ho aiutato Nicola Campedelli come assistente in Serie D negli ultimi anni, imparando tantissime cose. Quando giochi non riesci a capire le mille sfaccettature che ci sono dietro il ruolo dell’allenatore. Se potessi giocare altri dieci anni lo farei volentieri, per ora mi preparo al futuro allenando contemporaneamente anche i ragazzi dai 9 ai 14 anni”.

Il suo allenatore a San Marino è Juri Tamburini, che fu compagno con la casacca dell’ippocampo ai primi anni Duemila (“Ogni tanto ci ricordiamo di quei momenti salernitani dove siamo stati veramente bene”) e anche a distanza continua a seguire le sorti della Salernitana, grazie pure all’affetto della sua super tifosa e amica conosciuta in città, Eliana: “Ha avuto un cammino un po’ altalenante, è partita molto bene all’inizio, però poi ha attraversato un momento un po’ così. La squadra secondo me è valida, ha giocatori importanti e un allenatore esperto. Il Pescara? Come la Salernitana, ha trovato un momento difficile tempo fa ma è riuscito a venirne fuori abbastanza bene. Anche gli abruzzesi hanno una squadra importante, per cui sarà una partita tosta. Bisognerà essere bravi a lavorare sui dettagli, portando gli episodi dalla propria parte”.

Pescara e Salernitana sono appaiate entrambi a quota 26 punti in classifica. “In Serie B devi essere il più continuo possibile. I periodi negativi li hanno tutti, a parte il chi domina la classifica che pure potrebbe avere un calo fisico e di rendimento”, commenta Olivi, che invita a prestare attenzione ai delfini: “Sarà una partita molto tattica contro una squadra guidata da un tecnico che sta facendo bene, per essere agli esordi. si giocherà in uno stadio focoso che però ultimamente ha ricordato l’Arechi, attraversando annate di anonimato. Quando lotti per la metà classifica, il tifoso si aspetta di poter ambire ad altri palcoscenici e monta il malcontento”.

Ventura si è rimesso in gioco a Salerno e proverà a farsi un regalo per i suoi 72 anni, compiuti due giorni fa. “Affronterà un allenatore giovane, ultimamente si danno molte più possibilità a chi come noi smette di giocare o ha intenzione di farlo a stretto giro. Non è detto che Ventura riesca a prevalere su ragazzi giovani, perché il calcio è in continuo cambiamento, di conseguenza anche i mister che allenano da una vita hanno bisogno di confrontarsi e forse cambiare anche qualcosa – dice Olivi – Tuttavia, ho giocato contro Ventura un po’ di volte, devo dire che è una persona forte e ha sempre tanta voglia di dimostrare. Con la Nazionale ha avuto una parentesi sfortunata, ma credo sia stata un po’ esasperata anche dall’ignoranza delle persone e dell’italiano medio che deve a tutti i costi parlare, anche quando non conosce determinate dinamiche. Io mi ci sono trovato, quando la gente da calciatore mi diceva ‘non corri, non sudi’, non sapeva i reali motivi e cosa ci fosse dietro. Ventura si è rimesso in gioco, ha voglia di allenare, se ha scelto Salerno è perché ha buoni progetti e un presidente importante. E poi, lavora in una città che sul piano del tifo e della visibilità non dà meno di altre squadre”. A proposito di Lotito, è nel mirino della piazza che ormai mal digerisce la questione multiproprietà: “Sicuramente è difficile seguire due squadra, soprattutto se una di queste è a ridosso delle prime posizioni in Serie A. La Salernitana, così, potrebbe passare in secondo piano. Certo, se i granata avessero mantenuto i primi posti della classifica con degli episodi a favore, oggi in tanti avrebbero pensato all’anno buono per tornare in A. È sempre questione di risultati, di quel che succede durante gli allenamenti e nell’ambiente. Da tifoso dispiace vedere la Salernitana in una classifica anonima, spero che l’Arechi possa tornare a infuocarsi e di essere chiamato al più presto per festeggiare una promozione. Mi contattarono già nel 2015 per il salto in B, ma non riuscii ad esserci”.

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