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Criscito fallisce rigore al 96′, derby alla Samp. Blessin: “È dura ma lotteremo ancora”

Festa Sampdoria e psicodramma Genoa. È questa la fotografia del derby della lanterna di marca blucerchiata con la rete decisiva di Sabiri; ancor più decisiva però la parata di Audero al 96′ sul rigore di Criscito. A fine partita sorridono i giocatori blucerchiati e festeggia la gradinata sud a ritmo di musica per tre punti che portano la squadra di Giampaolo a quota 33, a più cinque sul Cagliari; pianti tra i calciatori genoani, in particolare il capitano Mimmo Criscito. Squadra a rapporto sotto la gradinata nord.

Giampaolo tiene i piedi per terra

Lacrime di gioia per il portiere Emil Audero: “Non immaginavo una parata così neanche nei sogni, il pianto a fine partita è stato spontaneo. Ci giocavamo tutto, era una partita cruciale – dice l’estremo difensore a DAZN . E’ ancora lunga, ma sono punti che ci fanno respirare. In questo campionato può succedere di tutto, mettiamo da parte questa partita e pensiamo alle altre. Ho baciato Criscito perché, al di là dei colori, capisco cosa si prova in questo momento. La nostra gente ci dà tantissimo e vogliamo sempre questo clima che ci dà quella spinta in più”. Il tecnico della Samp Marco Giampaolo non si sente comunque tranquillo dopo questa vittoria: “Questa partita aveva un peso incredibile, non era solo un derby, ma c’era in palio la salvezza. I calciatori sentivano il peso e hanno avuto la giusta freddezza in campo. Sono partite che possono travolgerti e potresti giocarle non bene per al troppa pressione. Il gioco del Genoa lo conosciamo, sapevamo che avrebbero pressato e giocato in profondità. Serviva un passaggio in più e lo abbiamo fatto. Volevamo giocarla, era l’unica soluzione. Abbiamo giocato sporco e pulito quando si doveva; spesso abbiamo cercato Sabiri con le palle alte per fare qualcosa di alternativo. Rivolgo un pensiero anche a Criscito, immagino cosa provi; gioisco anche per noi. Non è ancora fatta, manca ancora qualcosa e dobbiamo rimanere attaccati a questo campionato. Servono altri punti e da lunedì si riparte. Sono concentrato sull’obiettivo salvezza che è troppo importante, i discorsi su di me li faremo dopo. Quando sono arrivato eravamo sotto, abbiamo fatto bene e sbagliato, ogni partita è pesante in basso. Dobbiamo fare ancora qualcosa, lo ribadisco. Alla fine volteremo pagina”.

Blessin prova a crederci

Non è contento ovviamente della prestazione dei suoi Alexander Blessin: “Ci sono un sacco di cose in queste partita. Sono arrabbiato per la prestazione, abbiamo giocato in maniera scolastica – dice il tecnico rossoblù – La Samp distruggeva il nostro gioco, abbassando il ritmo, ma noi dovevamo essere più veloci con la palla. Potevamo pareggiare. Ci serviva più aggressività e velocità e ho provato a fare i cambi. Sugli esterni trovavamo difficoltà. E’ dura salvarci, ma ci proveremo. A Criscito ho detto che questo è il calcio, può succedere sbagliare. La mia famiglia ha provato a tirarmi su”. Umore negativo quello di Stefano Sturaro: “Siamo molto delusi e dispiaciuti, era una partita importante. E’ andata male. Abbiamo giocato molto in avanti, potevamo fare meglio, la Samp era messa bene in campo. Abbiamo cercato di lavorare sulle nostre qualità e sulle loro debolezze, ma loro hanno fatto lo stesso. Gli episodi hanno indirizzato una partita combattuta. Criscito era dispiaciuto più di tutti, ha un sentimento particolare per questa maglia. E’ il nostro capitano, non ha vissuto una stagione facile. Non meritava una cosa del genere, come noi che diamo sempre l’anima. Abbiamo evidentemente sbagliato tanto. A dicembre sembravamo già retrocessi, ci abbiamo messo anima e cuore e siamo ancora aggrappati. Fino all’ultimo dobbiamo onorare maglia e tifosi. Dobbiamo dare tutto per non avere rimpianti”.

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