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Weissman, compleanno e maglia da titolare all’orizzonte: per il dg spirito dell’israeliano esemplare

Giocatore chiave nelle statistiche granata contro l’Empoli, a Shon Weissman è bastata meno di un’ora per prendersi la Salernitana. Il gol del momentaneo 1-1, l’atteggiamento e la fame che Walter Sabatini in conferenza ha elogiando ponendo il nuovo acquisto come esempio da seguire. Oggi è pure il compleanno dell’attaccante, che raggiunge quota 28 anni e sui social condivide la dichiarazione d’amore della moglie Eden. Dopo il regalo “anticipato” contro gli azzurri, ora mira a farsene anche uno posticipato a San Siro, dove sarà titolare presumibilmente.

“Il problema è che questa non è mai diventata una squadra. Se solo tutti tirassero fuori la verve e la disperazione che io preferisco, come ha fatto Weissman! Quel ragazzo ha giocato con follia, rabbia, andava a raccogliere la palla fuori dal campo. Se tutti esprimessimo questo spirito, per l’allenatore sarà probabile riuscire a tirar fuori qualcosa di importante”, ha detto l’esperto diggì in sede di presentazione di Fabio Liverani. Il nuovo tecnico granata è pronto a lanciare il numero 14 dal primo minuto ora in casa dell’Inter, perché va bene l’equilibrio da mantenere, però adesso bisogna fare disperatamente punti e servono i gol. Si va verso le due punte, Weissman e Dia. Dopo essere subentrato a Pierozzi venerdì scorso, l’ex Grenada ha promesso su Instagram di “lottare fino alla fine” ringraziando i tifosi per “l’incredibile supporto nel mio primo match“. Ora la piazza spera che il ragazzo che dice di ispirarsi a Thierry Henry ci abbia preso gusto.

“È stata l’opportunità dell’ultimo secondo, ne stavo cercando uno con quelle caratteristiche, ci è stato offerto e l’abbiamo preso”, ha aggiunto due giorni fa Sabatini. Magari sarà stato l’Empoli a portare bene, visto che proprio ai toscani Tal Banin, primo israeliano ad aver militato in massima serie, segnò il suo primo e unico gol in massima serie. Era il 7 dicembre 1997, indossava la maglia del Brescia e realizzò il 3-1 per le rondinelle al Rigamonti. Prima di lui andarono a segno Lele Adani e un certo Andrea Pirlo. Weissman aveva neppure due anni. Banin si fermò lì, per l’appunto; il secondo suo connazionale a giocare in Italia, Zahavi, ne ha invece realizzati in tutto due in massima serie con il Palermo. C’è da raggiungerlo e possibilmente superarlo. Fattibilissimo.

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