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Ventura ritrova il sorriso: “Abbiamo seminato, 5′ finali serviranno per riflettere. Peccato per Dziczek”

Da un lato la soddisfazione per il ritorno al successo, dall’altro lo sconforto per l’ennesimo infortunio, quello di Dziczek nel riscaldamento. “Quando si è fatto male ha confermato un trend negativo. Ormai abbiamo paura anche di scendere dal pullman. Ci teneva tantissimo all’esordio, ci siamo rimasti male. Credo si tratti di un infortunio grave” ha dichiarato Gian Piero Ventura in sala stampa analizzando la vittoria sull’Entella: “Dovevamo dare una risposta al primo tempo di Pisa che ci aveva tolto il sorriso. Pinto e Gondo esordivano da titolari, anche Lombardi era la prima volta che giocava dall’inizio e credo che abbiamo fatto una partita come desideravo”.

Ventura è soddisfatto dunque della risposta avuta dai suoi nonostante il calo finale: “Abbiamo subito tre palle gol clamorose di cui due regalate da noi in maniera clamorosa. Questo vuol dire che abbiamo concesso nulla. Dopo il 2-1 nasce la psicosi, sono ben felice che sia successo perché questo mi dà la possibilità di analizzare quello che non va”.

Ancora una volta i granata hanno rischiato di pagare dazio nei minuti finali: “Non possiamo regalare sempre i 5’ finali che ci sono costati già 4 punti che non recupereremo più. Tenendo presente tutto questo e le vicissitudini fisiche che mai avevo visto nella mia carriera possiamo dire che siamo sulla strada giusta. Ringrazio la sorte che non mi ha fatto vedere la parata di Micai, mi ero girato dopo l’errore. Se avessimo pareggiato una partita del genere sarebbe stata follia ma fino all’85’ ci siamo comportati bene”.

 Sugli spalti invece si è registrato il minimo stagionale: “Sei reduce da quattro risultati poco entusiasmanti, è come quando siamo partiti. Chi viene deve fare un passaparola, se uno è venuto a Pisa il passaparola non è straordinario. Non possiamo pretendere di avere tutto e subito, alle spalle della parola ‘ricostruire’ c’è un mondo. Quando c’è scetticismo non si può pensare di cambiare la situazione con due parole ma quando abbiamo portato 18mila perone allo stadio venivamo da due vittorie. Il pubblico di Salerno vive di calcio, capisce di calcio e vuole vedere calcio. Se capisce che può gioire, il pubblico prima o poi arriverà”.

Sull’esordio di Pinto e Gondo: “Hanno fatto una buona partita per la personalità con cui hanno giocato. Esordire in Serie B all’Arechi non è facile, Gondo ha portato una ventata di freschezza e determinazione fornendo buone giocate. Djuric ha tirato la corda fino ad oggi, Gondo è cresciuto, ha condizione fisica ed è sgombro di testa”.

Ventura smorza le critiche relative alle ultime gare interne che avevano portato 2 punti in dote: “Con Frosinone e Perugia, due squadre costruite per vincere, stavamo vincendo al 90’. Quella di oggi non era la partita della svolta ma ripeto, la risposta è stata importante. Il discorso non è relativo alla classifica perché siamo all’undicesima giornata, non ad aprile. Oggi conta aver seminato, tutto il resto è relativo. Dobbiamo giocare a calcio altrimenti non costruiremo niente”.

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