Ecco il derby. Quello che, in tempi non sospetti, era indicato da Gian Piero Ventura come spartiacque per “iniziare a guardare la classifica”. Poi è arrivato il Covid, la pausa forzata e una ripresa che ha prodotto meno di quel che ci si aspettava. La gara di domani contro la Juve Stabia – e poi la successiva in casa dell’Ascoli – assume dunque connotati di estrema importanza in chiave lotta playoff, tenendo conto che le successive e ultime cinque partite rappresenteranno scontri diretti. “La Juve Stabia ha avuto problemi, ha avuto bonus gigantesco che si è dimezzato. Non rischia niente ma inizia a preoccuparsi. Sarà difficile, quanto la renderemo tale dipenderà da noi. Se vinciamo domani, ad Ascoli facciamo una gran partita. Altrimenti, sarebbe un macigno. Se avessimo vinto a Pisa, non avremmo perso a Chiavari. Sarà la partita più adatta per dare risposte. Se dovessimo centrarla, faremo una settimana in cui dovrò frenare i miei”, l’esordio di mister Ventura.
“La vittoria diventa prioritaria, mentre nella altre era molto importante. Siamo consapevoli che abbiamo lasciato un bel po’ per strada e siamo leggermente in ritardo. A parole avevamo detto che avevamo l’ambizione di ritagliarci un piccolo spazio, prima della sosta lo stavamo facendo, questa pausa ci ha resi un po’ dimessi. – afferma il mister nella conferenza prepartita che torna ad essere fisica e non più virtuale – Sarà un’occasione perchè è un derby, deve essere interpretato in una certa maniera. Dobbiamo dare delle risposte soprattutto verso noi stessi perché il gruppo ha sempre lavorato con grandissimo impegno. Ha avuto dall’inizio una crescita importante sotto tanti aspetti. Dopo la pausa avevo la netta convinzione, magari sbagliando perchè i fatti mi hanno detto che non era così, che eravamo in grado di ripartire da dove avevamo lasciato in senso generale. Invece c’è stata questa pausa che puoi spiegare in mille maniere. Dopo il lockdown, chi più, chi meno, tutti hanno avuto problemi”. La Salernitana però deve accelerare, se vuole i playoff. “Negli ultimi 3-4 mesi siamo sempre stati dentro: abbiamo la possibilità di giocarceli se li meriteremo, per farlo dobbiamo tornare a essere quelli che eravamo. Un punto domani sarà poco: abbiamo voglia di provarci”, dice Ventura prima di parlare dei disponibili: “Alcuni giocatori sono acciaccati, Lombardi è squalificato, altri devono tirare il fiato. Non siamo nelle condizioni migliori, ma non ci siamo mai pianti addosso e non lo facciamo nemmeno adesso. Cicerelli? Ha fatto un controllo, emerge che è concettualmente guarito, ma ha fatto due allenamenti e non so nemmeno se verrà in panchina, avrà 20′ di autonomia sì e no. Non ha i 90′ soprattutto con punti in palio importanti. Non può avere l’intensità che serve. Ha avuto prima una pseudo lesione poi guarita, poi ha preso una ginocchiata con conseguente ematoma nella coscia. Con questo caldo è difficile fare allenamento, recuperare e fare la prestazione”.
Il gruppo ha assunto consapevolezza che adesso è il momento di tornare a fare sul serio. L’allenatore però continua a tenere i piedi per terra. “Non ho visto demoralizzazione per i due punti persi, ma la convinzione di aver fatto delle ingenuità e la possibilità di andarseli a riprendere. Lombardi? Ha fatto una sciocchezza, purtroppo quel gesto ci è costato due punti. Ha chiesto scusa. – dice Ventura – Quando alzi un’asticella devi vedere le cose in maniera diversa, hai obblighi maggiori. Se negli ultimi anni ti sei già salvato alla fine, non puoi essere contento di salvarti con tre mesi di anticipo: bisogna che qualcuno cominci a vedere le cose in maniera diversa. Questo non avviene dall’oggi al domani. Il derby non è da dentro o fuori per i playoff. Non la vivo in questa maniera. Il nostro grandissimo obiettivo futuro è stabilizzare. Poi vediamo cosa manca. Vale per domani e per dopodomani anche senza Ventura. Chi lo vuol capire, lo accetta. Tra un mese sapremo quale studente vuole solo la sufficienza e quale altro invece studia tre volte tanto”.
Djuric potrebbe rifiatare. “Nelle prime partite di campionato abbiamo vinto la prima con Giannetti e Jallow. Possono giocare insieme. C’è anche chi riesce a fare tre partite di seguito e chi invece due partite fa fatica e ha bisogno di una pausa. Quando ci sono partite ravvicinate bisogna lavorare poco e recuperare molto. Djuric ha bisogno di recuperare, difficilmente partirà dall’inizio, spero che possa fare una mezzora finale. Lo voglio fresco per Ascoli”, afferma il trainer. Il bosniaco è tra quelli che hanno giocato di più assieme a Jaroszynski: “Il polacco è uno di quelli che ieri non stava benissimo, oggi sta meglio, verifichiamo in allenamento. Se parte, lo fa perchè sta bene, se ho un dubbio no, ma è diverso rispetto a Djuric, ha concettualmente recuperato. Proprio perché ha fatto l’ingenuità devo dargli possibilità di dare risposte immediate sul campo”.
Poi, un commento sulle estensioni di contratto: “Da allenatore mi sembrava corretto che tutti quelli che sono partiti arrivassero alla fine al di là delle problematiche che ci sono state, perchè c’è gente che ha fatto molti allenamenti individuali finché non raggiungeva la possibilità di aggregarsi. Ci abbiamo messo tanto per costruire un gruppo che va tutelato. I convocati sono tutti. Poi all’interno del gruppo c’è chi è in grado di fare una prestazione e chi no per mille problemi. Quando hai 3-4 giocatori che devono allenarsi individualmente porta via un’infinità di tempo che non è finalizzato alla partita, se ne vanno tante energie. Menomale che qualcuno è sempre stato bene”.
Ventura fornisce la sua opinione su Alessio Cerci: “Non lo so se potrà giocare titolare, non so come si schierano loro. Quando è entrato non ha fatto male ma fargli fare 90′ oggi è difficile. Può dare qualche punto insperato in più ma va gestito. Contro la Cremonese è entrato con lo spirito giusto. Devo dirgli bravo perché non ha mai mollato, vorrei per lui che potesse alla prima occasione dare delle risposte importanti perchè è stato sfortunato e ha fatto tanti sacrifici; ne ha passate di cotte e di crude. Viaggiava col Toradol tutti i giorni per sopportare il dolore, mi ferisce sentire che è venuto qui per andare al mare”.
Infine, un elogio a Patryk Dziczek: “Me lo avevano segnalato, ho creduto di fare un favore alla Salernitana e anche alla Lazio. Tra due anni secondo me è un titolare inamovibile in A, mi auguro con la Salernitana. Ho lanciato una cinquantina di giocatori ad alti livelli ma anche altri buttare via occasioni d’oro. A oggi è un ragazzo ponderato, serio, sa quello che vuole. Ha imparato subito l’italiano, dopo due mesi. Questo è un segnale, è destinato ad arrivare a livelli importanti, ha qualità tecniche e morali importanti, fisicamente deve migliorare. Giocatori già con la testa altrove? Se possono ritagliarsi spazi importanti e accendere riflettori sugli stessi, speriamo che se ne vadano il prima possibile perché non potrei mai contare su di loro. Io credo non ci siano questi giocatori nel nostro gruppo. Magari hanno qualche difficoltà. Ho la certezza che questo chiacchiericcio rimane tale e sarebbe meglio non farlo”.
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