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Veleni e addii in B: Tesoro saluta Ascoli, scontro tra soci a Castellammare, Yousif prende il Livorno

Con il calcio fermo, la Serie B si occupa di tensioni societarie e possibili passaggi di mano. Sono tre le piazze con insistenti voci in tal senso. Quella di Livorno, più che di voci, è al centro di vere e proprie trattative date per concluse da tempo. Anche nelle ultime ore, Aldo Spinelli ha confermato quanto sia vicino il momento del passaggio di proprietà del club toscano all’imprenditore libanese Majd Yousif: “I nostri avvocati sono al lavoro insieme a quelli di Yousif, stanno limitando gli ultimi dettagli. Ormai siamo alle battute finali, nelle prossime ore la trattativa potrebbe concludersi”, le sue parole a TeleCentro2.

Situazione esplosiva a Castellammare di Stabia, invece. Nel corso della trasmissione “Juve Stabia Live”, infatti, si sono scontrati i due soci che per il 50% ciascuno sono al timone del sodalizio gialloblu, Manniello e Langella. Lo screzio ha portato l’amministratore unico, Vincenzo D’Elia, a rassegnare le dimissioni. Non sono mancati veleni e accuse reciproche. Per Franco Manniello “la società è allo sbaraglio e solo da poche ore ci si è recati al Comune per programmare la sanificazione dello stadio. Non abbiamo ancora uno stadio per allenarsi e la maggior parte dei dipendenti sono in in casa integrazione. Il DS Polito si è occupato di tutto in questi giorni, i test sierologici non sono ancora stati completati e per i tamponi si è ancora in alto mare. I calciatori mi hanno telefonato preoccupati, si fidano solo del sottoscritto. Ho chiesto l’accesso ad alcuni atti negli scorsi mesi ma sono ancora in attesa”. La replica dell’altro co-patron, Andrea Langella: “I tifosi devono farsi qualche domanda se negli ultimi anni tutti i soci di Manniello sono scappati. Se vuole comandare da solo sono pronto ad andare via. La scorsa estate mi ha pregato di entrare in società, l’offerta che ho fatto è di 100mila euro, ma dimentica tutto il capitale da me investito e tutte le sue assenze in questi mesi. Non abbiamo minacciato licenziamenti, ho evitato alla squadra punti di penalizzazione quando Petrone è andato via senza sborsare un euro. Per il bene della Juve Stabia deve restare solo uno”.

Infine, l’Ascoli. Saluterà a breve le Marche il direttore sportivo Antonio Tesoro, che al momento non sarà rimpiazzato. Il patron bianconero Pulcinelli, con un comunicato stampa apparso sul sito ufficiale della società, ha anche tenuto a precisare che il suo club non è in vendita: “Siamo saldamente al comando dell’Ascoli e qualunque affermazione contraria è finalizzata esclusivamente a destabilizzare l’ambiente. Quotidianamente riceviamo richieste sulla possibilità di una cessione, ma non è questa la nostra intenzione. Il mondo è pieno di chiacchieroni senza soldi, ascoltiamo tutti per educazione, ma questo non significa che siamo interessati a vendere. Approfitto per chiarire anche la posizione del Direttore Sportivo Antonio Tesoro: stiamo risolvendo con lui il contratto in essere, ma la figura del DS non sarà rimpiazzata da nessuno per il campionato in  corso. Discorso diverso per il Direttore Generale Gianni Lovato, che il 30 giugno terminerà il proprio incarico, ma ci incontreremo presto”.

 

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