Vedi Livorno e poi…segni! 9 centri in carriera, Calaiò contro gli amaranto ha sempre fatto gol

Una sentenza, quando Calaiò vede l’amaranto si scatena. La Salernitana domani scende in campo contro il Livorno per cercare una vittoria che darebbe ossigeno alla squadra di Gregucci. Ma soprattutto punti. Per cercare di tirare uno scherzetto all’amico Breda, il tecnico pugliese punta tutte le sue fiches su Emanuele Calaiò. Mai come domani l’arciere deve essere decisivo, trascinare la Salernitana alla vittoria e far sorridere i tifosi della Salernitana raramente tristi come in questo ultimo mese. E la cabala è dalla parte dell’attaccante ex Parma.

Quando Calaiò affronta il Livorno si scatena. Gol a ripetizione, giocate d’alta scuola, tante frecce scoccate. Addirittura sono già 9 i gol dell’arciere agli amaranto nelle 14 partite disputate. Una media molto alta, il Livorno è la squadra più trafitta da Calaiò nel corso della sua lunga carriera. L’ultima gioia, doppia, è arrivata nell’ultimo incrocio, nel 2016. L’arciere vestiva la maglia dello Spezia e in Liguria finì 3-0 con una sua doppietta. Ci ha messo un po’ a carburare l’attaccante della Salernitana che nelle sue prime cinque partite contro il Livorno non è riuscito a trovare il gol. Poi si è sbloccato e non si è più fermato. La prima esultanza con il Napoli, in Serie A nella stagione 2007/2008: doppietta al Picchi per il 2-1 finale. Due anni dopo fu ancora gol in massima serie, sempre in trasferta ma con la maglia del Siena. Poi, il grosso, è arrivato in Serie B dove contro il Livorno ha giocato 8 partite segnando 6 gol. Doppietta con il Siena nel 4-0 del 2011, gol nella sconfitta 4-2 ricevuta dal suo Catania, rete anche all’andata nel 2015/2016 per la vittoria del suo Spezia in Toscana.

Complessivamente contro il Livorno Calaiò ha vinto 8 partite su 14, domani giocherà la quindicesima. Dopo aver punito gli amaranto con tante maglie diverse, resta da colmare la statistica con la casacca granata. Ma quel che importa davvero è vincere, perché la Salernitana è all’ultima chiamata e domani non si può fallire. Tutto il peso sulle spalle di Calaiò.