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Segnali inequivocabili dai primi 180′ della stagione, Colantuono medita: cambio modulo col Padova?

Ed ora, si cambia modulo? L’interrogativo è servito. Eccolo qua, che ritorna puntuale dopo sole due giornate e che sarà amplificato dalla insolita – almeno per quanto riguarda la serie B – sosta per le Nazionali, che impedirà ai palloni della seconda Lega nazionale di rotolare nel prossimo weekend.

Da giovedì la Salernitana si ritroverà in città dopo i due giorni liberi concessi dalla società ed avrà circa dieci giorni per preparare la gara interna contro il Padova, in programma domenica 16. Un lasso di tempo che Stefano Colantuono proverà a sfruttare per inculcare al gruppo idee e schemi alternativi. Se già dalla prossima partita vedremo una Salernitana con una nuova veste tattica lo scopriremo soltanto nei prossimi giorni, magari già nel weekend quando i granata affronteranno un doppio impegno amichevole utile per non perdere confidenza col rettangolo verde e per provare, appunto, nuove soluzioni.

Come il 4-3-1-2, ad esempio, modulo che può essere tranquillamente adottato da questa squadra, la quale può vantare in rosa calciatori duttili e versatili. Il ritorno alla Linea Maginot a quattro, nel secondo tempo di Lecce, ha infatti portato diversi benefici: su tutti, la fluidità di manovra e la capacità di essere maggiormente pericolosi negli ultimi metri, dopo un primo tempo fin troppo passivo. E ai primi 45 minuti del Via del Mare vanno aggiunti anche i 90 poco entusiasmanti dell’esordio, in casa col Palermo. Colantuono ha lavorato in maniera certosina nel precampionato sul 3-5-2, ma i segnali lanciati nei primi 180 minuti della stagione non sono stati confortanti e, anzi, paiono già inequivocabili. Per questo, soprattutto, la Salernitana potrebbe cambiare. Senza andare a sconfessare quanto fatto sinora, chiaramente, dato che la stagione sarà lunghissima e conoscere i principi di gioco di più moduli ritornerà certamente utile nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Alla ripresa il tecnico parlerà al gruppo e, comprensibilmente, anche coi singoli. Soprattutto con Di Gennaro, che col cambio modulo dovrebbe andare a piazzarsi a ridosso delle punte. In passato, però, l’ex Lazio è stato spesso molto restio rispetto alla possibilità di giocare nella suddetta posizione, come spiegato anche da Massimo Rastelli alla nostra redazione pochi giorni fa (clicca QUI). Si vedrà, ma la sensazione è che una soluzione la si troverà e la Salernitana, molto probabilmente, già col Padova dovrebbe assumere una fisionomia ben diversa rispetto a quella delle ultime settimane. Con un paio di nodi da sciogliere, certo, ma anche con la consapevolezza di avere una rosa che offre al tecnico diverse e valide alternative.

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