Sassuolo a caccia dei tre punti, Dionisi: “Domani sarà uno scontro diretto determinante”

Il momento non è dei migliori in casa Sassuolo. I neroverdi non vincono dal 27 settembre scorso a Milano contro l’Inter; da quel match tre ko e due pareggi nelle successive cinque partite. L’ultima sconfitta è arrivata lunedì contro il Torino. I tifosi hanno provato a caricare la squadra con uno striscione (“Noi vogliamo questa vittoria”) fuori dal Mapei Footbal Center. “Che i tifosi si facciano sentire o vedere fa solo che piacere. Sono stati positivi, vogliamo la stessa cosa. Forse non si vede in campo, ma anche noi vogliamo vincerel”, ha detto il tecnico Alessio Dionisi in conferenza stampa.

L’allenatore ha parlato del match di domani che si gioca appena quattro giorni dopo quello di lunedì: “C’è una partita difficile da giocare. Veniamo da una partita dove abbiamo fatto male, abbiamo fatto il contrario di quello che avremmo dovuto e dobbiamo riscattarci. Con il Bologna ad oggi forse è stata la partita dove siamo stati più bravi in fase di pressing e in non possesso. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, è un po’ che lo dico, ma poi non ci riusciamo in alcune partite.

La Salernitana ha giocatori bravi. Ha cambiato spesso sistema di gioco e potrebbe essere meno leggibile, potremmo aspettarci di tutto. Hanno interpreti importanti, soprattutto davanti. Per quanto riguarda noi, a parte Matheus Henrique e Obiang, dovrebbero esserci tutti. Non è certamente comodo rigiocare già domani dopo aver giocato lunedì. Ci vorrebbe più tempo per riordinare le cose, come i nostri avversari. Ma dopo un ko è sempre meglio rigiocare a stretto giro. Dopo la sconfitta di Torino, abbiamo cercato di pensare subito al match di domani. Quando fai una prestazione negativa e giochi dopo pochi giorni, devi solo focalizzarti sul futuro. Gli episodi non dobbiamo subirli. La partita è importante perché arriva prima della sosta, perché ci sono state prestazioni non buone contro Lazio e Torino. È uno scontro diretto, che giochiamo in casa, e può determinare tanto”.

Maggiore incisività e meno alti e bassi, quello che chiede Dionisi ai suoi ragazzi: “Si tende a dire siamo poco determinati, che vuol dire tutto e niente. Delle volte lo uso anch’io. I ragazzi vogliono di più e lo vedo in settimana. Prima del Torino ero fiducioso perché c’erano state buone risposte, ma a volte le nostre prestazioni non vanno di pari passo con la settimana di lavoro. Dobbiamo cercare di più la porta, avremmo potuto farlo con il Torino. Avremmo dovuto attaccare di più gli spazi, il dribbling è una delle nostre qualità e l’attacco dello spazio meno e se diventiamo più pigri diventiamo anche meno pericolosi, se vogliono solo la palla sui piedi dovranno giocarsi probabilmente l’uno contro uno o contro due almeno e questo poi ti porta a delle situazioni più difficili. I gol nascono spesso da situazioni veloci e se noi cerchiamo il dribbling in maniera non veloce risulteremo più prevedibili e meno pericolosi.

Gli alti e bassi li abbiamo avuti sempre, quest’anno dà fastidio essere etichettati così. Io riconosco più il noi in alcune partite e più io in altre partite, l’ho già detto ai ragazzi. Se giochiamo guardando al mio compagno non è il noi, io devo lavorare per il noi e il noi poi riconosce l’io e si esalta, non è mai il contrario. E questo non va bene. Sarebbe più importante far punti con i tuoi competitors. Non è semplice, altrimenti l’avremmo già risolta, ma da solo non la risolvo, ho bisogno di tutti. Dobbiamo assumerci delle responsabilità, dobbiamo metterci in discussione, è sotto gli occhi di tutti, anche i nostri, ma un conto è rendersene conto e un altro è lavorare per cambiare”.