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Salernitana, da così a…così: col Cittadella per ritrovare il sorriso, Kiyine a sinistra e Gondo avanti

SALERNITANA-CITTADELLA probabili formazioni (Stadio Arechi, ore 21)

SALERNITANA (3-5-2): Micai; Aya, Migliorini, Jaroszynski; Lombardi, Akpa Akpro, Dziczek, Maistro, Kiyine; Gondo, Djuric. A disp. Vannucchi, Billong, Lopez, Curcio, Capezzi, Di Tacchio, Karo, Cicerelli, Iannone, Galeotafiore, Heurtaux, Giannetti. All. Ventura

CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari; Mora, Frare, Camigliano, Rizzo; Vita, Pavan, Gargiulo; Luppi; Panico, Diaw. A disp. Maniero, Benedetti, Iori, Adorni, Proia, D’Urso, Rosafio, De Marchi, Branca, Ventola, Stanco. All. Venturato

Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo (Margani/Scarpa). IV uomo: Gino Garofalo di Torre del Greco

Così è inutile andare ai playoff. Il così è riferito alla gara di Ascoli, non fate vedere una Salernitana così a Gan Piero Ventura. La banda granata aveva suonato nel derby con la Juve Stabia, poi però il cavalluccio alla prova di maturità ha stonato. E le strida sono risuonate fortissimo nelle orecchie di un tecnico che ha provato tanto a cambiare la Salernitana, ma dopo il lockdown si è ritrovata una squadra non pronta al sacrificio che il campionato richiedeva. Da così a… sempre così, la Salernitana sembra non essere cambiata. I playoff quest’anno non erano un miraggio, ora raggiungere gli spareggi sembra diventata una chimera. Ma questa sera si apre un ciclo di cinque scontri diretti, sognare ancora si può. Basta non giocare più così.

Allo Stadio Arechi arriva il Cittadella, che in classifica ha 5 punti di vantaggio e dalla sua una comprovata esperienza a gestire partite del genere. La Salernitana, dal suo canto, è costretta a vincere: i punti in palio sono secondari (per modo di dire) rispetto alla risposta che Djuric e compagni sono obbligati a dare. Oggi più che mai, serve ritrovare il sorriso. All’orizzonte un’altra stagione fallimentare, ma c’è ancora spazio di manovra per salpare verso acque più dolci.

Turno infrasettimanale che significa per forza di cose turnover. Ventura recupera quattro dei sei indisponibili di Ascoli (a casa ancora Jallow e Mantovani) ma perde Cerci che si è fermato di nuovo. Si cambia, tantissimo. Ed è giusto che sia così. Davanti a Micai tornano Aya e Migliorini, con Jaroszynski a completare il pacchetto difensivo. Lombardi largo a destra ha qualcosa da farsi perdonare, sull’altra fascia né Curcio e né Lopez: gioca Kiyine. In mezzo la regia la fa finalmente Dziczek, con Akpa Akpro e Maistro da scudieri. In attacco la coppia titolare, con Djuric c’è Gondo.

Il Cittadella era partito col botto dopo la quarantena, tre su tre e vista secondo posto. Poi due sconfitte di fila e mini crisi, Venturato cerca di nuovo la vittoria. 4-3-2-1 per gli altri granata, con Paleari in porta e Mora, Frare, Camigliano e Rizzo in difesa. Al centro Pavan, Vita e Gargiulo mezze ali. In attacco occhio a Diaw che quest’anno è esploso, ad aiutarlo Panico e qualche metro dietro Luppi.

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