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Sabatini: “Salernitana forte e con un gran futuro. Bonazzoli sarebbe da Nazionale…”

“Senza lavoro divento estraneo a me stesso. Mi limito ad aspettare il mio futuro nel calcio”. Non è mai banale Walter Sabatini che ha messo nero su bianco il suo essere uomo di calcio nel libro “Il mio calcio furioso e solitario”, in uscita in libreria il prossimo 11 aprile. Nel corso della trasmissione “Zona Mista”, in onda su TvOggi Salerno, l’ex ds della Salernitana ha commentato il campionato dei granata e anche il lavoro di società e allenatore: “Il giudizio al campionato della Salernitana è finora positivo. La squadra è forte. Se fossi un ds di un club di A non vorrei giocare contro la Salernitana. Ha giocatori importanti, in grado di risolvere una partita in qualsiasi momento. La squadra è ottimamente allenata. A Salerno hanno fatto un ottimo lavoro. Paulo Sousa può ripristinare i fasti di Firenze. È un ottimo allenatore, sa tenere il gruppo e sa gestire le partite. Può fare assolutamente bene. Iervolino è ambizioso e con questa struttura tecnica si può fare solamente bene”. Nel passato di Walter Sabatini c’è anche l’Inter (nel 2017/18), prossimo avversario della Salernitana: “L’Inter è in difficoltà, ma è sempre l’Inter. Ha calciatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Ma la Salernitana è tosta, coriacea, forte e sa come colpire l’avversario. L’Inter non dovrebbe stare tranquilla”.

Sabatini è tornato anche sulla sessione di mercato del gennaio 2022 che portò giocatori decisivi per la salvezza, ma anche dei flop: Mikael è intellettualmente un bidone, non ha la testa da calciatore, ma ha caratteristiche importanti. Il suo tiro bruciante non l’ho visto ad altri – ha spiegato Sabatini -. Gli manca la testa e nel calcio di oggi senza testa non vai da nessuna parte. Gli mancavano la capacità di razionalizzare e capire le circostanze. È stato un buco e mi rammarico, ma capita. Sulla mia campagna di gennaio a Salerno, non ho avuto tempo di informarmi sul carattere dei calciatori. Con i calciatori più noti è andata bene, con quelli venuti da fuori è stato difficile. Anche con Mousset non è andata bene. Non ho potuto chiedere pareri e giudizi sui comportamenti. Mikael non capiva il calcio italiano, non sapeva soffrire”.

Lazio Salernitana Bonazzoli

Infine il ds ha tessuto le lodi anche di Federico Bonazzoli, decisivo nella rincorsa salvezza dello scorso anno, in difficoltà invece nell’annata in corso: “Federico è un grande giocatore. Lo dico senza mezzi termini. L’ho visto per sei mesi, tutti i giorni. Ha le sue fragilità emotive e caratteriali, ma ha colpi importantissimi. Il Bonazzoli dell’anno scorso sarebbe certamente andato in Nazionale, ha fatto una stagione straordinaria. Lui e Verdi sono stati determinanti per la salvezza”.

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