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Rieti come Pro Piacenza, la C ancora falsata: laziali non giocano, (ancora) tanti ex granata coinvolti

Un Pro Piacenza bis. Ricordate la partita farsa col Cuneo, il massaggiatore in campo, la successiva radiazione degli emiliani in seguito agli stipendi non pagati che avevano – prima di allora – progressivamente allontanato i calciatori dal team rossonero di terza serie? La fotocopia sta per essere stampata a Rieti. In entrambi i casi, la Lazio e la Salernitana di Lotito avevano fornito in estate numerosi calciatori, in prestito o comunque veicolandoli, anche se non più di proprietà, alle squadre coinvolte.

Oggi pomeriggio il Rieti ha perso a tavolino. Non è sceso in campo nel match casalingo contro la capolista Reggina. O meglio, avrebbe dovuto farlo con la Berretti, ma un’irregolarità nella presentazione della distinta all’arbitro (la presenza come allenatore di Lorenzo Pezzotti, non abilitato a guidare squadre in Serie C e con deroga scaduta) ha frenato la discesa in campo in un clima che sarebbe stato comunque surreale: i calciatori della prima squadra amaranto-celeste, assieme all’allenatore Caneo e al suo vice Antonio Maschio, che è stato centrocampista della Salernitana nei primi anni Duemila, hanno infatti deciso di non presentarsi e dare forfait, a causa del mancato pagamento degli stipendi. Tra loro, ben nove calciatori di proprietà del cavalluccio marino, ovvero il portiere Daniele Lazzari, i difensori Antonio Granata, Maoudo Diallo, Filippo Sette e Mirko Esposito, il centrocampista Andrea Marino, gli attaccanti Alessio Bartolotta, Agostino Del Regno e Pasquale De Sarlo. Tra questi, solo Esposito e Lazzari avevano esperienze pregresse tra i professionisti, mentre gli altri l’anno scorso hanno fatto parte della Primavera della Salernitana, eccezion fatta per Diallo (ex Roma), che i granata hanno ingaggiato in estate per poi cederlo al Rieti. Dove anche la Lazio ha girato in prestito un calciatore (il terzino Zitelli) e dove militano pure diversi elementi che, pur non essendo più formalmente di proprietà della Salernitana, ne hanno fatto parte in passato: è il caso di Enrico Zampa, playmaker del ’92 cresciuto nel settore giovanile della Lazio (un anno e mezzo in granata dal 2012 al 2014) e dei più giovani centrocampisti Marco Arcaleni e Davide Poddie, con un recente passato nelle giovanili granata. Quest’ultimo, peraltro, era tra i giovani che l’ippocampo aveva prestato pure l’anno scorso al Pro Piacenza. Club con cui Salernitana e Lazio condividevano lo sponsor (proprietario, di fatto, proprio del team rossonero) e dove – transitando prima per la Campania – erano approdati i vari Volpicelli, Marchesi, Kadi, Urso, Kalombo, appunto Poddie e il dirigente Ciardullo.

Il Rieti fino a qualche mese fa ha avuto anche un allenatore di stampo granata, quell’Alberto Mariani approdato in amaranto-celeste dopo un quinquennio a Salerno, dove si è diviso tra più ruoli (allenatore Berretti, vice di Torrente in prima squadra, allenatore Primavera e coordinatore settore giovanile). Mariani è stato silurato dopo i pessimi risultati dei primi 7 turni. Gli ultras reatini, non più tardi di un mese fa, avevano individuato anche nella dirigenza della Salernitana responsabilità dello scarso rendimento della squadra da loro sostenuta, contestando Mariano Fabiani (clicca qui per leggere). La situazione del club laziale sembrava potersi risanare con una nuvoa proprietà e un nuovo management (clicca qui per leggere) ma le cose sono subito precipitate. Nei giorni scorsi ha lasciato il ds Pavarese “per non minare la mia credibilità” (clicca qui per leggere l’articolo) e a breve potrebbe concretizzarsi una situazione molto simile a quella che ha colpito il Pro Piacenza e il Matera l’anno scorso e il Modena due anni fa: niente partite e conseguente esclusione dal campionato. L’ennesimo di Lega Pro che viene, dunque, falsato.

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