Ribéry tranquillizza: “Stanchezza ai muscoli, evitato conseguenze. Obiettivo salvezza”

Reti inviolate nella seconda amichevole del romitaggio estivo austriaco. A Worgl la Salernitana non va oltre lo 0-0 contro Schalke 04. Frank Ribéry, tra le fila granata sicuramente il volto più noto oltralpe, parte dal 1′ ma dopo ventiquattro minuti è già costretto a tirare il freno, al suo posto il giovane D’Andrea. “Non voglio rischiare infortuni – ha dichiarato il 7 ai nostri microfoni – Ho solo sentito stanchezza ai muscoli. Abbiamo ancora tante amichevoli e allenamenti avanti”.

La sostituzione

L’asso francese ex Bayern Monaco (fischiato dai “rivali” storici di Gelsenkirchen) si è concesso alla stampa nel post gara: “Stiamo facendo un bel ritiro, lavoriamo due volte al giorno. Ora è importante continuare così. Ho incontrato molti tifosi arrivati da Monaco di Baviera e questa cosa mi ha fatto molto piacere. La sostituzione anzitempo? Ho sentito il muscolo un po’ duro e preferisco uscire subito senza prendere tutti i rischi del caso, perché la preparazione è ancora lunga“.

In ritiro

“Ho esperienza, il ritiro è molto importante per il prosieguo della stagione“. Frank Ribéry sottolinea ai nostri microfoni come sia fondamentale la preparazione estiva, che l’anno scorso non ha svolto in quanto svincolato prima di accasarsi alla Salernitana. L’ex Bayern vola basso sugli obiettivi stagionali, ma si augura una salvezza più tranquilla: “Il primo obiettivo è la salvezza, devono arrivare anche altri giocatori, l’anno scorso è stato difficile raggiungerla, ma ci abbiamo creduto tutti fino alla fine. Speriamo che quest’anno sarà migliore per noi. A 39 anni l’obiettivo è sempre la salvezza con i granata, stiamo crescendo piano piano. Iervolino vuole costruire qualcosa di importante per la città e la società. Il calcio è facile? Beh, dipende”. Si respira una buona aria nel ritiro austriaco di Jenbach: “Ho un bel legame con tutto lo staff, sono brave persone che contano molto su di me, speriamo di fare una bella stagione. I nuovi giocatori che sono arrivati si sentono subito a casa, noi siamo come una famiglia. Botheim? Ha qualità, si vede, ha bisogno ancora tempo per lavorare, ma si nota che c’è qualcosa”.