SALERNITANA-SAMPDORIA 0-2
Salernitana (3-4-1-2): Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione (1′ st Tongya), Amatucci, Hrustic, Corazza; Soriano (18′ st Verde); Raimondo (19′ st Simy), Cerri. A disp. Sepe, Gentile, Tongya, Bronn, Njoh, Reine-Adelaide, Guasone, Jaroszynski, Tello, Girelli. All: Marino
Sampdoria (3-5-2): Ghidotti; Riccio, Ferrari, Veroli; Depaoli, Yepes, Meulensteen, Vieira, Venuti; Sibilli, Coda. A disp. Chiorra, Curto, Bellemo, Ricci, Akinsanmiro, Oudin, Bereszynski, Malanca, Ioannou, Benedetti, Sekulov, Abiuso. All: Evani
ARBITRO: Doveri di Roma 1 (Peretti-Colarossi). IV uomo: Mariani. VAR: Marini (Meraviglia).
NOTE: Marcatori: 38′ Coda, 4′ st Sibilli; Angoli: 3-4; Recupero: 6′ pt
DIRETTA TV: Dazn/PrimeVideo
La Salernitana retrocede in Serie C, in meno di 180′. All’Arechi si consuma lo psicodramma, con la Sampdoria che trova la salvezza replicando il risultato dell’andata con i gol di Coda, sul finire del primo tempo, e Sibilli, ad inizio ripresa. Ma era stata la Salernitana ad indirizzare la gara, con la rete di Ferrari al 34′ annullata, dopo la quale è arrivata quella di Coda. Dopo il raddoppio doriano, parte la follia dei tifosi granata che costringono, con il lancio di fumogeni, petardi e sediolini e tentativi di invasione, l’arbitro Doveri alla sospensione.
La gara
Sorprese soprattutto in avanti per Marino. Torna l’ex Soriano dal 1′, panchina per Tongya, che aveva giocato l’ultima da titolare proprio contro la Samp in regular season. In avanti il tandem Cerri-Raimondo, entrambi tirati fuori dalla naftalina; anche Simy va in panca. Per il resto stessa squadra dell’andata con Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili davanti a Christensen, Hrustic e Amatucci davanti la difesa, Ghiglione e Corazza larghi. Evani cambia solo un elemento: tra i pali Ghidotti al posto dell’infortunato Cragno.
Il primo squillo arriva al 9′ ed è di marca blucerchiata: conclusione da lontano di Sibilli, Christensen si distende e respinge. La Salernitana spinge soprattuto a sinistra, affidandosi ai cross a rientrare di Corazza. Al 17′ Christensen ancora impegnato da un destro centrale di Meulensteen. Al 21′ Ghidotti deve calare la parata sul sinistro diretto all’angolino di Soriano. Al 23′ Cerri e Ferrari si ostacolano su corner, stacca il capitano, palla a campanile e presa facile per Ghidotti. Ancora pericolosa da fuori la Sampdoria: destro rimbalzante, ed insidioso, al 31′ di Vieira, Christensen si rifugia in corner. Ancora il danese deve disinnescare un destro del numero 4 doriano sugli sviluppi del corner. Al 34′ la Salernitana passa: corner di Hrustic, Ferrari va a saltare, rimpallo su Veroli, palla che resta lì e il difensore granata batte Ghidotti. Urlo strozzato in gola: c’è un tocco di mano di Ferrari e la rete viene annullata dopo un check al Var. Passano 4′ ed è la Sampdoria a trovare il gol, con Coda che sbatte in porta una respinta aerea di Lochoshvili. Gol che viene convalidato dopo un breve controllo Var, per un possibile fallo di Meulensteen sul difensore granata. Al 5′ di recupero anticipo decisivo di Ferrari nel cuore dell’area piccola, Coda era pronto a battere a rete col destro il suggerimento basso di Depaoli. Finisce la prima frazione, 0-1.
Cambia ad inizio ripresa Marino: dentro Tongya per Ghiglione. Cambia il modulo che diventa un 4-3-1-2, con Ruggeri terzino destro, Corazza terzino sinistro, Hrustic regista e Tongya mezzala. Al 4′ la Sampdoria chiude la contesa: angolo, palla che finisce sui piedi di Coda, parata di Christensen che nulla può su Sibilli. È il colpo del ko per la squadra di Marino che prova ad orchestrare una reazione, ma ovviamente con il morale sotto i tacchi. Al 15′ iniziano a piovere fumogeni dalla Curva Sud nell’area di Christensen. Soriano e Raimondo lasciano il campo, dentro Verde e Simy. Al 22′ prosegue il lancio di oggetto e fumogeni in campo, esplode anche un petardo, volano sediolini in campo: Doveri ferma il gioco. Al 30′ l’arbitro fa andare le squadre negli spogliatoi. Dopo quasi mezzora di stop, la gara riprende dal 21′, ma cominciano di nuovo a piovere oggetti in campo e Doveri deve ancora sospendere. Decisione inevitabile: gara sospesa definitivamente. È l’epilogo più amaro: la Salernitana è in Serie C, senza neanche terminare i 180’.