Dopo il pesante 4-0 subito tre anni fa, la Salernitana torna allo Scida di Crotone in un match dal sapore playoff. Ad affrontare i granata una squadra partita con i favori del pronostico, ma che in questa prima parte di stagione ha trovato tante difficoltà: non un inizio di campionato esaltante per il Crotone di Stroppa che oggi è obbligato a vincere. Ne abbiamo parlato con la collega Claudia Berlingeri della Gazzetta del Sud
Dopo la vittoria con il Padova, il Crotone è riuscito a scacciare un po’ di fantasmi. L’inizio non è stato esaltate e adesso la squadra di Stroppa è costretto alla rimonta: che Crotone bisogna aspettarsi questa sera?
“Una squadra un po’ più tranquilla perché vincere aiuta a vincere e in settimana si è lavorato molto a livello mentale. L’inizio di stagione non è stato come se lo aspettavano società e piazza, il Presidente e il mister hanno sempre detto che l’obiettivo stagionale è il ritorno in A. Contro il Padova sono arrivati i 3 punti e basta, perché l’atteggiamento non è piaciuto. Neanche Stroppa è tranquillo, la società ha rinnovato la fiducia nell’allenatore ma potrebbe essere a rischio. Il Crotone arriva stasera carico dalla vittoria nell’ultimo turno perché la vetta si stava allontanando, però ci sono ancora problemi di gioco”.
Nella prima parte di stagione Stroppa ha insistito con il 3-5-2, ma nelle ultime settimane ha cambiato modulo. Oggi come scenderà in campo il Crotone?
“L’idea iniziale dell’allenatore era giocare con il 3-5-2 in base agli uomini che aveva a disposizione. Come ha detto anche in conferenza stampa, il 3-5-2 è il vestito migliore per questa squadra ma visto che i risultati non arrivavano è stato costretto a cambiare. Con il Padova ha giocato con il 4-3-1-2 ma è arrivata solo la vittoria: in questo momento la praticità arriva prima della bellezza, ma ci sono margini di miglioramento. Il jolly della squadra è Firenze, lo abbiamo visto terzino e adesso gioca trequartista. Per questa sera, però, mi aspetto il 4-3-3 anche perché in attacco non c’è molta scelta: Spinelli e Nalini sono out. Budimir e Simy non hanno mai giocato insieme dall’inizio mentre Nanni è un Primavera. Ecco che quindi penso giocheranno Stoian e Firenze a supporto di Budimir, con Rodhen, Barberis e Molina a centrocampo e finalmente Sampirisi e Vaisanen nei loro veri ruoli, ovvero terzino e centrale”.
Cosa teme il Crotone della Salernitana?
“La fisicità e i centimetri. La Salernitana è una squadra molto presente fisicamente, caratteristica che manca al Crotone: il punto di forza dei granata è anche il punto debole degli squali. Mi aspetto una gara in cui ci vorrà tanta pazienza, la Salernitana si mette con il 3-4-1-2 e difficilmente lascia spazi. Compito del Crotone sarà costruire gioco senza farsi prendere dalla frenesia. Io mi aspetto una gara scoppiettante, la Salernitana sta dimostrando di poter stare nei piani alti e non credo verrà qui solo ad aspettare. Mi aspetto una bella squadra in difesa e qualitativa avanti: se piove, però, con il campo pesante la squadra fisica è avvantaggiata”.
A Crotone c’è allerta meteo, sussiste il rischio che la partita non si giochi?
“Questa mattina (domenica, giorno della gara ndr) il cielo è nuvoloso ma non ha ancora iniziato a piovere. C’è allerta meteo arancione, adesso è nuvoloso ed è previsto un peggioramento. Solitamente lo Scida regge bene, dipende anche da quanto piove. Sicuramente se avesse iniziato a piovere dalla mattina o dalla scorsa notte ci potevano essere problemi di drenaggio”.
Come verranno accolti gli ex Djuric e Mazzarani?
“Sicuramente bene, Crotone è una piazza che porta in trionfo un calciatore quando le cose vanno bene, però se i risultati non arrivano resta comunque al fianco della squadra. Da questo punto di vista il pubblico di Crotone è molto maturo e aiutano a crescere i tanti giovani che arrivano qui alla prima esperienza, come Mazzarani ma anche Florenzi e Bernardeschi. Abbiamo un bel ricordo di Djuric, fece un gol straordinario da centrocampo. Ha qualche problema a segnare oggi, ma bisogna lavorarci su perché ha del bel potenziale. Serve tanto lavoro sulla fase offensiva, perché la Salernitana lavora soprattutto sul non prenderle ed è un tipo di gioco che penalizza gli attaccanti”.
Come ha reagito Crotone alla retrocessione dello scorso anno?
“Non ce l’aspettavamo, perché il primo anno il Crotone si era salvato nonostante a gennaio era ancora ultimo. In quella stagione ci poteva anche stare la retrocessione, mentre il secondo anno è stato più brutto perché la squadra era sempre in lotta. Un po’ di sfortuna, qualche errore arbitrale decisivo come contro il Cagliari e l’anno è andato male. La piazza però sa che la società vuole tornare in Serie A ed è vicina alla squadra, non ci sono gli abbonamenti dello scorso anno ma è anche normale. Crotone ci crede, anche se la B è imprevedibile”.
Ci sarà il lutto al braccio questa sera per il dottor Marelli e i tre operai scomparsi nella notte?
“Ancora non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale, ma qualcosa si farà. Massimo Marelli era un uomo molto conosciuto in città, un imprenditore noto e vicino alla squadra. Sicuramente verrà ricordato”.
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