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Red Bull, sfida in famiglia: Lipsia e Salisburgo contro in EL. E la Uefa cambia le regole…

Due club nello stesso torneo? In Europa si può. Da alcuni anni le competizioni Uefa si sono trovate a dover affrontare il problema multiproprietà, la stessa questione che affligge il calcio italiano e che imporrebbe a Claudio Lotito e Marco Mezzaroma di cedere la Salernitana nel caso in cui fosse promossa in Serie A. Da alcuni anni la Red Bull s’è lanciata nel mondo del calcio, dopo essersi già affermata nella Formula 1 dove ha portato l’attuale pilota della Ferrari Sebastian Vettel a vincere 4 mondiali. Con l’acquisizione di Salisburgo e Lipsia (e anche di una squadra a New York), la Red Bull ha reso ancora più forte il proprio marchio. Tanti investimenti e le due squadre del nostro continente sono arrivate a giocare in Europa, fino a disputare per due volte la stessa competizione. Prima la Champions, poi l’Europa League, Lipsia e Salisburgo non si sono mai incontrate anche se hanno avuto il permesso per partecipare alla stessa coppa.

Nell’estate del 2017, la federcalcio europea aveva indagato perché secondo le regole di integrità della Uefa nessuna persona fisica o giuridica può avere un’influenza determinante su più di una società che partecipa a una competizione UEFA per club. Tradotto, lo stesso proprietario non può avere due squadre contemporaneamente. Il verdetto era stato positivo: secondo l’Uefa, l’influenza di Red Bull sul Salisburgo non era così forte dopo l’addio di alcuni membri dal CdA. Inoltre anche l’accordo di sponsorizzazione tra Salisburgo e Red Bull s’era notevolmente ridotto e quindi le due squadre non violavano il già citato articolo 5. Più che una soluzione, sembra una vera e propria scappatoia.

In queste due edizioni le due squadre non si sono mai affrontate, ma nella prossima Europa League sarà tutto diverso. Lipsia e Salisburgo sono state sorteggiate nello stesso girone da 4 squadre: s’affronteranno due volte nel giro di pochi mesi. Al di là della sportività che siamo sicuri rimarrà intatta (le due squadre giocheranno per vincere e non ci saranno favori), resta da capire perché la Uefa consenta questo tipo di incontro visto che un girone da 4 è ben diverso da un campionato a 20 squadre e quindi le partite e gli scontri diretti hanno un peso diverso.

Per la Salernitana questo precedente deve essere di buon auspicio. Le regole per Salisburgo e Lipsia sono state cambiate, quelle per Lazio e Salernitana ancora no. A meno che il problema non si palesi e allora trovare una soluzione diventerà argomento di scottante attualità.

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