ASCOLI-SALERNITANA 0-2
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Pucino, Brosco, Quaranta, D’Orazio (45′ Mosti); Eramo (45′ Pinna), Buchel (64′ Danzi), Saric; Sabiri (45′ Parigini); Dionisi, Bajic (64′ Cangiano). A disp: Sarr, Venditti, Corbo, Avlonitis, Stoian. All: Sottil
SALERNITANA (3-5-2): Adamonis; Aya, Gyombér, Mantovani; Casasola, Coulibaly (69′ Djuric), Di Tacchio, Capezzi (73′ Dziczek), Jaroszynski (72′ Veseli); Tutino, Gondo (64′ Kiyine). A disp: Guerrieri, Sy, Schiavone, Anderson, Antonucci, Barone, Cicerelli, Kristoffersen. All: Castori
Arbitro: Abbattista di Molfetta (Cipressa/Miele). IV uomo: Pezzuto di Lecce
Diretta: DAZN
Note: Marcatore: 2′ e 24′ Tutino (S); Angoli: 6-3; Ammoniti: Sabiri (A), Coulibaly (S), Gyombér (S), Veseli (S); Recupero: 2′ pt, 9′ st.
La Salernitana torna a vincere e lo fa con una prestazione convincente. La squadra di Fabrizio Castori riesce ad espugnare il “Del Duca” di Ascoli con duna doppietta di Gennaro Tutino dopo un avvio a dir poco perfetto. Una vittoria, quella maturata in terra marchigiana, che consente alla Salernitana di portarsi a 41 punti in classifica, a pari merito con il Venezia, in attesa del risultato di Chievo-Monza che potrebbe cambiare le gerarchie nelle prime posizioni della graduatoria.
LA CRONACA. Castori sceglie un atteggiamento accorto, almeno negli uomini: non c’è Kiyine ma Capezzi al fianco di Di Tacchio, con Jaroszysnki come quinto e Casasola sul fronte opposto. In difesa, davanti ad Adamonis, confermato il terzetto composto da Aya, Gyomber e Mantovani con Gondo al posto di Djuric a far coppia con Tutino. La Salernitana (con pantaloncini bianchi e non neri per evitare confusione cromatica con i padroni di casa) va in gol dopo appena due minuti: il vantaggio nasce da una rimessa laterale dalla sinistra battuta da Jaroszynski. Il pallone viene toccato da Gondo, D’Orazio sbaglia un appoggio semplice regalando un pallone a Capezzi, lesto a controllare la sfera e a servire Tutino che da due passi deve solo spingerla in rete.
Al 6’ la squadra granata va addirittura vicina al raddoppio: questa vola Tutino veste i panni di assist man con un bel tacco per Casasola che tenta la conclusione col mancino trovando però la risposta di un attento Leali. Tre minuti dopo Salernitana di nuovo pericolosa sugli sviluppi di una rimessa laterale di Jaroszynski: il polacco pesca Coulibaly che serve Gondo la cui conclusione però è centrale e viene bloccata facilmente da Leali. Al 12’ il primo squillo di marca bianconera: ci prova Sabiri con una conclusione ravvicinata ma Adamonis risponde presente bloccando la sfera. La partita è in pieno controllo della Salernitana che raddoppia al 24’: lancio lungo di Casasola per Tutino che, approfittando di un errore di Quaranta nel controllo, prova a servire un compagno al centro. La palla viene sporcata da Brosco prima di tornare tra i piedi del numero 9 granata che da posizione defilata calcia in porta trovando il secondo gol di giornata, il decimo in campionato. La reazione bianconera è affidata a Brosco che impegna Adamonis con un colpo di testa ma l’estremo difensore granata respinge. Il pipelet granata al 39’ fa tremare la Salernitana: punizione dalla lunga distanza calciata da Sabiri, Adamonis respinge con i pugni ma la sfera si infrange su Jaroszynski prima di alzarsi. Ci pensa Aya ad allontanare prima del fallo di Saric su Gondo che fa tirare un sospiro di sollievo a Castori.
Ad inizio ripresa Sottil prova a cambiare marcia con ben tre cambi: dentro Pinna, Mosti e Parigini al posto di D’Orazio, Eramo e Sabiri ma l’andamento della partita non varia. Al 50’ infatti è la Salernitana a farsi vedere in attacco con Gondo che cerca il gol in rovesciata spedendo però la sfera oltre la traversa. Più pericoloso dopo due minuti Tutino che su un altro lancio di Casasola si libera della marcatura di Quaranta lasciando partire un destro che si stampa sulla traversa. Il numero nove granata va di nuovo vicino alla tripletta al 59’, ma la sua conclusione col destro a giro si alza troppo. Al 65’ brividi e polemiche dalla parti di Adamonis: il portiere scuola Lazio respinge un tiro forte e centrale di Dionisi il quale, un attimo prima, si era visto respingere da Gyomber un altro tentativo. Le proteste dei marchigiani nascono da un presunto tocco di mano dello stopper granata, non ravveduto dal direttore di gara. Il finale di partita viene rovinato dal grande spavento per Dziczek: il centrocampista polacco, entrato da meno di un quarto d’ora, si è accasciato a terra. Necessario sospendere la partita e l’ingresso dell’ambulanza sul terreno di gioco. Nove minuti di sospensione e di paura per il centrocampista polacco, poi trasportato in ospedale dai volontari della Croce Rossa. Un grande spavento che rovina un giornata perfetta fino a quel momento (clicca qui per leggere l’articolo).
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