La Salernitana inizia il suo girone di ritorno casalingo contro il ChievoVerona. All’andata riuscì a violare il campo dei veneti, ma guai a sottovalutare l’impegno di domani: la squadra gialloblu è appaiata al Monza e ai granata a quota 35 punti in classifica e viene da una serie di ben undici risultati utili consecutivi.
Per Fabrizio Castori, intervenuto in tarda mattinata in videoconferenza stampa, le insidie della gara contro l’undici di Aglietti “sono classiche di un campionato livellato. Ogni partita è difficile, a prescindere dall’avversario. Da undici gare il Chievo non perde: vuol dire che è in forma. Rispetto all’andata siamo in una posizione di classifica alta entrambi, mentre all’inizio c’erano incognite. Affrontare adesso i veneti secondi, che con Di Gaudio hanno ulteriormente potenziato l’organico, diventa importante. Stavolta il risultato conta molto. Il campionato è duro, bisogna correre e faticare molto per venirne a capo. Ci sono squadre che hanno importanti risorse tecniche come Monza, Spal ed Empoli, ma tutti fanno fatica. Ci sono 7-8 squadre, per non dire 10, che possono ambire al salto di categoria”. E la Salernitana? Febbraio è un mese verità e Castori non fa come copione imporrebbe all’allenatore che “la classifica si guarda a marzo” e resta con le parole nel limbo. “Io la classifica la guardo eccome, a qualsiasi livello. Non per creare illusioni, sia ben chiaro, ma è il compendio del nostro lavoro, deve essere anche quello riferimento di quel che stai facendo. – dice il trainer – Certo, oggi la graduatoria non ha valore assoluto, che avrà alla 38ma, ma aiuta e contribuisce a creare motivazioni. Metterei la firma, anzi dieci firme per fare gli stessi punti dell’andata in queste partite concentrate a febbraio (Chievo, Pisa, Vicenza, Reggiana, nda), ma ora concentriamoci sul Chievo: non penso mai alla partita successiva, la più difficile è la prossima”.
A sinistra l’allenatore ha qualche difficoltà per il suo 3-5-2: Durmisi è out, Cicerelli non sta benissimo. “Cice ha svolto una settimana diversa dagli altri, non è al top come Gondo ma è recuperato. Entrambi si allenano con me dall’inizio, a volte 4-5 giorni di riposo forzato possono anche fare bene. A sinistra domani giocherà il giocatore che ha più tenuta fisica, voglio che si giochi a ritmi alti, non vorrei giocarmi le sostituzioni prima della partita. – spiega Castori, lasciando intendere che potrà essere Jaroszynski a fare il titolare da quinto mancino – A volte la condizione va scoperta mano a mano, difficile capire chi è arrivato come sta. Durmisi a Reggio Calabria ha fatto un’ottima gara, era difficile immaginarlo al per cento e ha pagato dazio, questo conferma la mia tesi che chi arriva a gennaio non è ancora pronto: ha fatto più minutaggio di quel che aveva nelle gambe. Sy? Al Granillo dovevo fare una scelta, ho optato per Riza che ha più esperienza. Entrambi erano arrivati in settimana”.
Castori confessa di aver alleggerito i carichi di lavoro in questa settimana. “Che è stata più corta rispetto a quella del Chievo, perché abbiamo giocato lunedì. Il ritmo gara manca a tutti i nuovi, a parte Jaroszynski che ha fatto 17 presenze col Pescara. – spiega – Ad agosto non fai mica subito 90′ a palla, ma vai in progressione. Dobbiamo replicare questo schema per chi è arrivato a gennaio. Kupisz? Un affaticamento dovuto ai campi pesanti delle ultime settimane, anche a Reggio lo era. Abbiamo alleggerito il lavoro questa settimana per permettere a tutti il recupero. La squadra sta bene a livello atletico, quando avremo campi asciutti e i nuovi arrivati avranno preso condizione ottimale sicuramente andremo più forte. Ma stiamo bene e lo dimostra il fatto che abbiamo finito la partita in crescendo”.
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