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Polemica Bonucci: “Gol del 3-2 buono, mia posizione non attiva. E il Var non vede Candreva”

Prima ha realizzato il gol del 2-2, ribattendo in porta un rigore che Sepe gli aveva parato, poi ha causato l’annullamento del 3-2 di Milik con un offside ritenuto attivo dalla Sala Var. Leonardo Bonucci, capitano della Juventus, la vede in maniera diversa e torna sull’episodio dell’annullamento: “La spiegazione del Direttore di Gara è stata che è stato rilevato fuorigioco attivo, ma come si vede la mia posizione non interferisce in un nessun modo sul portiere, sulla sua visuale e su un suo eventuale intervento. Su quel pallone Sepe non sarebbe mai arrivato, indipendentemente dal mio tocco. Inoltre c’è il dubbio che al momento della decisione non venga tenuta in esame la posizione di Candreva in basso. Il regolamento parla chiaro, la mia posizione non interferisce né con la visuale né per l’intervento del portiere. Quindi non andava annullato perché la mia posizione non è attiva. Non si può sapere dove si trova Candreva, alla fine dobbiamo vedere cosa succede realmente, la linea del Var è sulla linea del difensore della Salernitana che ho vicino, non è tracciata su Candreva”.

In studio viene mostrato un fotogramma ad ampia visuale che mostra anche Candreva e pare permanere la posizione di offside. Ma Bonucci insiste nella sua chiave di lettura: “Io sono a meno di un metro dalla linea dell’area piccola del rigore, lo dice il taglio dell’erba se lo guardiamo, Candreva mi tiene in gioco e mi auguro che loro in sala Var abbiano tenuto conto di questo. E loro non hanno guardato l’immagine completa. Tra l’altro il giocatore della Salernitana mi toglie anche la maglia, mi ritrovo bianco come i miei avversari. C’è da fare un esame di coscienza sul primo tempo, e se giochiamo così non andiamo da nessuna parte. Se invece giochiamo come nel secondo possiamo dire la nostra fino in fondo”.

Juve discontinua, Bonucci spiega: “Purtroppo sono un paio di stagioni che viviamo le partite sulle montagne russe e questo non può e non deve accadere. E’ un problema di tutti non si può regalare un tempo a qualsiasi squadra. Perchè poi dopo quando non siamo squadra facciamo fatica in tutto, sia quando abbiamo palla che quando non ce l’abbiamo. Abbiamo cambiato tanto in questi anni, c’è stato un ricambio generazionale e si fa fatica ancora a capire il peso di questa maglia. non ci possiamo permettere mai di non dare 100%. A volte lo paghiamo a caro prezzo e spero che questa partita sia da insegnamento per la mentalità che in questo momento facciamo fatica a mantenere costante. Non possiamo permetterci partite come questa. Se c’è qualcosa che ho visto di diverso in questi mesi è proprio l’atteggiamento in allenamento ma le partite sono diverse ed in gara dobbiamo fare un salto di qualità tutti”.

 

 

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