Più scelta per i granata: nel 3-4-2-1 Legowski sogna spazio, Mazzocchi continuità. Premio per Gyomber

Domagoj Bradaric potrebbe essere convocato per Salernitana-Udinese con prospettive di andare in panchina. Come documentato ampiamente tre giorni fa (clicca qui per leggere) e poi ieri con l’esito degli accertamenti diagnostici (clicca qui per leggere), lo stop precauzionale del calciatore croato, che con l’esito degli accertamenti diagnostici si è poi rivelato fondamentale vista l’assenza di lesione.

Sousa è stato chiaro in conferenza oggi: “Ha fatto diversi giorni senza allenarsi, oggi invece si è allenato col gruppo ed è pronto per darci una mano“. Dall’inizio o a gara in corso? Più probabile, eventualmente, la seconda opzione anche in virtù del fatto che lo stesso allenatore ha sempre sottolineato come in assenza di una settimana completa di lavoro con il gruppo sia difficile vedere titolare un calciatore. Oggi pomeriggio nuove prove, in serata la società diramerà l’elenco dei convocati che non comprenderà di sicuro l’acciaccato Sfait, Valencia e l’infortunato Maggiore.

Senza il croato in campo dal primo minuto ma eventualmente in grado di fare una piccola porzione di gara, nel 3-4-2-1 a sinistra potrebbe disimpegnarsi Pasquale Mazzocchi. Non brillantissimo a Roma – come ampiamente prevedibile visto il suo percorso a ostacoli in ritiro con il problema muscolare accusato – l’esterno destro dovrebbe essere dirottato a sinistra, ruolo che peraltro ha già ricoperto in passato con ottimi risultati. Solo giocando può tornare ai suoi livelli standard. A destra possibile l’impiego di Kastanos, anche lui già schierato esterno dal tecnico portoghese in tante occasioni. In mezzo al campo Legowski è favorito su Bohinen per far coppia con Lassana Coulibaly. Botheim e Candreva dovranno essere trequartisti alle spalle di Dia con Martegani primo cambio e pronto a esordire. In difesa Pirola torna e completerà il reparto con Gyomber (che sarà premiato prima della partita dal presidente Iervolino con una targa per aver superato le 100 presenze con l’ippocampo cucito sul petto, clicca qui per leggere l’articolo) e Lovato dinanzi a Ochoa.