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Parcheggi Arechi, il solito caos: la prima causa è l’inciviltà

C’erano 29405 persone ieri ad assistere a Salernitana-Juventus. Sold out soltanto sfiorato e cornice di pubblico ugualmente importante, a dispetto del cattivo tempo e della pioggia. Con un conto da salumiere, l’incasso del match (che la Salernitana non comunica mai da anni) sarà stato attorno al milione e mezzo di euro, rateo abbonati compreso. Ma c’è il solito paniere di disagi da raccogliere e raccontare.

Il più importante riguarda il caos parcheggi. Se da un lato ieri si è registrata una sensibile diminuzione dei parcheggiatori abusivi rispetto ad altre occasioni, c’è anche da sottolineare l’inciviltà di moltissime persone che parcheggiano ovunque, letteralmente bloccando altre auto. Accade nei parcheggi di tribuna, distinti e curva sud, dove file di auto ne bloccano altre. Non solo l’impossibilità di andar via prima per chi dovesse riscontrare un’emergenza personale ma anche il classico tappo: se piazzi il doppio delle auto in un’area, di certo sarà più lento e difficile svuotarla. Prendersela con il piano traffico diventa poi stucchevole. Non accade solo nei parcheggi più vicini allo stadio. Automobili incastrate ed accatastate anche nei viali che conducono all’Arechi, in particolare viale Di Bartolomei (che da via Allende porta alla giuntura tra curva sud e distinti). Parcheggi scriteriati su ogni tipo di marciapiede, inoltre, sempre nei viali che conducono allo stadio ma anche su via Allende stessa, impediscono a chi – civilmente – parcheggia più lontano di raggiungere a piedi e in sicurezza lo stadio, in quanto costretto a camminare sulla carreggiata ed in mezzo al traffico. Prima e dopo l’evento. I carriattrezzi c’erano e in taluni casi pare abbiano anche agito. Ma sono talmente tante le persone che pretenderebbero di parcheggiare accanto al proprio seggiolino che è letteralmente impossibile arginare il fenomeno se non con una vera e propria task force di concerto con le forze dell’ordine. Il Comune di Salerno spende circa 7mila euro al mese per pagare gli straordinari della Polizia Municipale (l’ultima liquidazione, per il periodo dal 22 ottobre al 25 novembre, è di 7.325,43 euro). Personale comunque inferiore alle necessità o cos’altro? Tantissime le segnalazioni giunte dagli utenti e appurate dalla nostra stessa redazione prima e dopo la gara.

Dalla giungla dell’esterno all’interno con il trait d’union dei soliti disagi dovuti alla pioggia. Anche nei settori inferiori scrosci d’acqua hanno “innaffiato” i presenti. Infiltrazioni d’acqua perfino in tribuna stampa. All’esterno, laghi e pozze su tutti i (disastrati) viali attorno all’Arechi.

La Salernitana si era raccomandata qualche tempo fa con i tifosi: “Rispettate i posti sul biglietto“. E giù critiche sui social. Le problematiche oggettivamente ci sono, ad esempio con un papà abbonato e un figlio che soltanto una tantum va con lui allo stadio e magari becca una fila e una seduta ben distante da lui. Problemi su cui riflettere e da risolvere per far sì che anche all’Arechi possa esserci disciplina come negli altri impianti di massima serie. L’organizzazione dell’Allianz Stadium sarà probabilmente irraggiungibile ai più, però si può fare di meglio. Se non è possibile rispettare i propri posti sul biglietto, il club ha ripiegato almeno cercando il buon senso: “Non occupate le scale gialle“. Il tifoso medio risponde: “Chi se ne frega“. Qualcuno seduto lì – o addirittura in piedi – doveva pur esserci. E infatti c’è stato. Anarchia in Curva Sud, confusione nei distinti e pure in tribuna, dove gli steward (giovani ed evidentemente con poca personalità) preferiscono stare zitti magari dopo una risposta maleducata da parte di qualche tifoso che semplicemente, a una richiesta di spostarsi, dice “sì” e non si sposta. Insomma, anche ieri chi è arrivato tardi allo stadio e ha trovato il posto segnato sul biglietto occupato da altri, ha ben pensato di sedersi sulle scale gialle che – è bene ricordarlo – vanno lasciate sgombre non per bellezza ma per motivi di sicurezza. Impossibile che ci siano più biglietti che sediolini. Per non parlare della cattiva abitudine di guardare la partita in piedi appoggiati alle balaustre che costringe a non utilizzare le due-tre file di sediolini immediatamente dietro (perché chi volesse sedervisi, vedrebbe solo sagome di gente davanti all’in piedi). Come è possibile tutto ciò nel 2024? C’è da combattere un menefreghismo imperante in primis, da potenziare il servizio di stewarding con addetti che non siano solo “aspiranti” come da casacchina ma formati ed in numero adeguato a intervenire dove possibile e necessario.

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