SEPE 5,5. Parata importante al 17′ sulla punizione velenosa di Bennacer. Tempestivo nelle uscite, alte o basse che siano. Rischia il malinteso con Dragusin all’ultimo giro di lancette del primo tempo. Salva su Giroud nella ripresa. Brividi sul destro di Leao dalla distanza al 24′ del secondo tempo. Estremamente colpevole sul pari di Rebic: immobile sulla conclusione del milanista da oltre trenta metri.
MAZZOCCHI 7,5. Chiude bene le diagonali e pigia sull’acceleratore nella metà campo del Milan, quando può. E quando deve mette il cross decisivo per la sponda di Djuric: come a Genova, Bonazzoli trasforma tutto in oro. Non si risparmia, corre e lo fa bene, come i cross: è perfetto quello del gol del bosniaco.
DRAGUSIN 7. Contiene Brahim in avvio ed evita il raddoppio fulmineo. Attento, attentissimo, puntualissimo. A dispetto dei vent’anni, mostra gran personalità e grinta.
FAZIO 6,5. Più reattivo rispetto alle prime due apparizioni. Governa il reparto con esperienza. Ci prova di testa nel finale.
RANIERI 6. Ha sulla coscienza il vantaggio milanista. Sbaglia pure il disimpegno successivo, poi prova a riscattarsi con qualche tackle. E dire che aveva iniziato scavallando in modo propositivo in avanti. Via via, guadagna punti. Va a chiudere una diagonale intelligente a metà ripresa, alza il livello di attenzione. Toglie dai piedi di Giroud un pallone infuocato a pochi minuti dal 90′.
RADOVANOVIC sv. La sua partita dura meno di un quarto d’ora. (dal 15′ pt EDERSON 6. Il gioco di prestigio su Messias è biglietto da visita che strappa un “ooh” al pubblico. Replica su Bennacer, però poi commette qualche leggerezza che rischia di costare cara ai suoi, lasciando sfilare un pericoloso pallone in area nel recupero del primo tempo; a inizio ripresa regala ingenuamente un pallone al Milan che origina una pericolosa rovesciata di Leao. Però corre, il giocatore c’è ma deve diventare più “europeo”).
L. COULIBALY 6,5. Potrebbe tirare al 20′ e non lo fa. Non si vede, ma il lavoro è importante. Cresce esponenzialmente nel secondo tempo, al netto di qualche neo. Sbroglia una situazione complicatissima nel recupero.
KASTANOS 6,5. Dalle sue parti si aggira Theo Hernandez, deve contenere e lo fa discretamente. Accusa la stanchezza nella seconda frazione. (dal 24′ st OBI 7. Grosso apporto, entra con l’atteggiamento giusto. Radicalmente cambiato diverso al recente passato, soffia con intraprendenza un pallone. Chiude con la fascia da capitano)
BONAZZOLI 8. Era uomo da trasferta, fino a stasera. La sforbiciata è da figurine Panini, un concentrato di tecnica e potenza. Va a prendersi l’abbraccio virtuale che aveva sentito solo in Coppa Italia, con decibel ben minori. Fa molto movimento, ma perde l’attimo della conclusione su una buona ripartenza. Grande verve anche nei recuperi difensivi: insegue gli avversari, è in salute anche con la testa. Forse troppo, quando cerca la rabona dopo aver furbescamente rubato palla a Maignan. Paradossalmente, è uno dei pochi errori di un match sontuoso: un passo in più e avrebbe potuto avere maggiori chances di segnare (dal 37′ st MOUSSET sv. Punta subito Romagnoli e lo fa ammonire. Ha margini per dare il suo contributo, non da punta centrale).
RIBERY 6,5. Quella “stecca” di destro al pronti-via grida ancora vendetta. Però poi dà tutto: gestisce palla, apre il gioco, accompagna l’azione. Perde smalto col passare dei minuti, ma con le energie residue, nel secondo tempo scappa a sinistra e mette un pallone al bacio in area piccola su cui Djuric non riesce ad avventarsi. Esce infortunato, con la borsa del ghiaccio sul polpaccio destro. (dal 24′ st PEROTTI 6,5. Entra in un momento non facile ma dà brio. Nel finale fa il difensore aggiunto: mentalità).
DJURIC 9. Gigantesco in tutto e per tutto, punisce la squadra che si chiama come lui. Di testa le prende tutte su Tomori, ma non sempre è accompagnato tempestivamente sulle seconde palle. Poi, salta più in alto di Maignan con mani protese al cielo e confeziona un altro cioccolatino per Bonazzoli che vale l’1-1. Tiene tutto sulle sue spalle il peso dell’attacco, meriterebbe un gol bello e importante… che arriva: tuffo “olimpionico” che vale il 2-1. Esce con la standing ovation dell’Arechi. (dal 36′ st MIKAEL sv. Un retropassaggio sbilenco nel recupero lascia impietriti i tifosi. Deve migliorare la sua condizione atletica).
ALL: NICOLA 7,5. “Sono gasato in vista dell’esordio”, aveva detto nel giorno della sua presentazione ufficiale. È una molla, quasi sempre fuori dall’area tecnica, prodigo di indicazioni e consigli per tutti. Continuamente. Vive e tiene vivi i suoi, sente la partita. Si mette a specchio in fase offensiva, col 4-2-3-1. In fase di non possesso è 4-4-2 con tanto sacrificio di Ribery e Kastanos. Il fatto che a fine partita la linea offensiva sia tutta diversa è emblematico. Conquista un punto impensabile solo poche settimane fa ed il cuore della piazza.
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