COSTIL 5,5. Vola ma non ci arriva sull’1-0. Poteva fare qualcosa in più sul raddoppio anche se la traiettoria disegnata da Saelemaekers è beffarda.
PIEROZZI 6. Dopo quasi due mesi di stop, rieccolo col compito di limitare Saelemaekers. Ci prova con tutte le sue forze, almeno non tira indietro la gamba e si becca un giallo. (dal 60′ SAMBIA 5. Inconcludente nella metà campo avversaria, un buon recupero nel finale su Lykogiannis).
MANOLAS 5,5. Tiene la difesa piuttosto alta e il Bologna in più di un caso “abbocca”. Un po’ in affanno, se la gioca d’esperienza. (dall’83’ BOATENG sv. Una manciata di minuti per ritrovare il campo).
PIROLA 6. Subito in campo dopo il leggero contrattempo in U21. I pericoli maggiori non arrivano certo da Odgaard. Sempre attento.
PELLEGRINO 5,5. Colantuono lo adatta terzino. Dalle sue parti converge Orsolini che lo fulmina appena trova un po’ di spazio: incertezza decisiva. Poi, però, lo limita anche discretamente. (dal 66′ VIGNATO 5,5. Il suo ex pubblico lo applaude all’ingresso, non tocca tantissimi palloni).
TCHAOUNA 6. Zampetta timidamente: una sola discesa degna di nota nei primi 45′, però mostra poca lucidità nell’ultimo passaggio. È comunque l’unico che dà l’impressione di poter creare qualcosa di pericoloso, l’unico a concludere verso la porta di Ravaglia. Ammonizione per proteste.
MAGGIORE 6. Arpiona discretamente nella terra di mezzo ma non può fare tutto lui. (dal 60′ COULIBALY 5,5. Entra a partita già chiusa).
BASIC 5. I rossoblù vanno a un’altra velocità e lo mettono in mezzo. Poco efficace in rottura, poco efficace in costruzione. Esce per infortunio. (dal 66′ LEGOWSKI 5. Frettoloso e impreciso).
BRADARIC 5. Raggio d’azione avanzato per l’occasione, un test che non supera. Leggerino – al solito – in appoggio alla fase offensiva. Chiude comunque da terzino.
CANDREVA 4,5. Vagabonda in cerca di palloni giocabili e prova a guidare un paio di ripartenze ma lo fa sempre in maniera estemporanea e con poco costrutto. Da qualche partita fa fatica a calarsi nella parte della squadra che sta retrocedendo. Ha sulla coscienza il gol del 2-0 rossoblù: aveva tutto lo spazio per ripartire ma ha cercato un impossibile uno due in zona pericolosa, regalando il pallone a Saelemaekers. A dieci minuti dalla fine avrebbe il pallone per il gol della bandiera ma si fa ipnotizzare dal portiere.
SIMY 5,5. Un’occasione dal primo minuto. Continua il paradosso del gioco aereo: nonostante la statura, non ne becca una. Fa tanta fatica anche a tenere palla a terra. Dopo il quarto d’ora ha sul destro la possibilità di pareggiare ma spara addosso a Ravaglia. Lento e prevedibile, eppure comunque generoso: nel finale mette bene Candreva a tu per tu con Ravaglia.
ALL: COLANTUONO 5,5. Difficile poter cambiare tutto e ottenere risultati a stagione ormai compromessa. Se non altro, prova a dare subito un’impronta tutta sua, diversa. Apprezzabile il tentativo, da consumato (e tutt’altro che arrugginito) allenatore. Bradaric più alto con Pellegrino bloccato a coprirlo sarebbe intuizione sulla carta interessante, se la testa non fosse già in B per qualche interpreta. Con la poca qualità che c’è in campo dalla sua parte, opta per la partita sporca e compatta: al netto dei lampi di Orsolini e Saelemaekers, per tutto il primo tempo gli riuscirebbe pure, anche perché il Bologna va costantemente alla ricerca della raffinatezza e della perfezione. Ma la qualità della squadra di Motta non consente distrazioni. La Salernitana resta comunque bassa e incapace di affacciarsi pericolosamente nella metà campo avversaria: tutto ciò che per i granata è uno sforzo paragonabile a scalare una montagna, per gli emiliani è di una leggerezza impressionante. Nel secondo tempo mischia con logica e arretra Bradaric, inserendo Vignato davanti a lui. Il Bologna rallenta e gestisce la partita (mai in discussione) specchiandosi.
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