ADAMONIS 6,5. Non giocava dall’8 marzo, l’infortunio di Belec gli spiana la strada alla maglia da titolare. Risponde subito presente su Sabiri al 12′, poi sull’incornata di Brosco. Non perfetto a sei minuti dall’intervallo in un’uscita con i pugni che rischia di provocare pericolosi rimpalli: unico neo di una prestazione più che sufficiente.
AYA 7. Senza sbavature. Gioca semplice nel ripartire e tiene la posizione con attenzione.
GYOMBER 7,5. Per vedere palla, Dionisi è costretto ad arretrare ben oltre la linea dei sedici metri. Puntuale nelle chiusure, magari non pulitissimo ma tremendamente efficace.
MANTOVANI 7. Confermato dopo un contrattempo muscolare. Concentrato fino in fondo, lascia le briciole a Bajic con autorità.
CASASOLA 6,5. Spinge e costringe D’Orazio a stare sulla difensiva, in clamorosa difficoltà. Buona presenza nella metà campo ascolana, copre anche bene nelle (rare) occasioni in cui è chiamato a farlo nel primo tempo. Sbaglia il cross alla mezzora per Tutino – dopo una buona ripartenza – che avrebbe potuto valere il tris.
COULIBALY 6,5. Guida il pressing, francobolla Eramo e riparte. Corsa e sostanza. Ingenua l’ammonizione rimediata che lo fa entrare in diffida. Cala nella ripresa: un suo errore rischia di innescare una ripartenza pericolosa. (dal 24′ st DJURIC 6,5. Non era al meglio, entra per mezzora e fa il gioco che deve).
DI TACCHIO 6,5. Si attacca a Sabiri e lo annulla. Rintuzza su palloni anche non suoi. Colonna quando c’è da far legna. Poco preciso in una manciata di appoggi.
CAPEZZI 7. “Sta vivendo un buon momento”, aveva detto Castori alla vigilia. Passano due minuti e crede caparbiamente in un pallone che – complice la distratta difesa ascolana – è bravo a trasformare in assist per Tutino. Gran partita anche in fase di non possesso. (dal 27′ st DZICZEK sv. Lascia tutti attoniti, poi torna cosciente).
JAROSZYNSKI 6,5. Torna titolare dopo una settimana di riposo e lo fa sempre largo a sinistra. Diligente in fase di spinta, attento nel contenere. Dice basta per problemi al flessore sinistro. (dal 27′ st VESELI 6,5. Castori lo piazza bloccato nel 3-5-2 della seconda metà di ripresa per gestire. Fa subito il “cattivo” su Pinna e viene ammonito).
TUTINO 8,5. Pronti-via, appoggio comodo per il vantaggio a porta spalancata. La rete lo galvanizza: pregevole velo al settimo con successivo tacco a smarcare Casasola. Non rende la vita semplice a Quaranta, fa doppietta con un esterno destro di fino, sfiora il tris colpendo la traversa. Partita perfetta.
GONDO 6,5. Fa rifiatare Djuric e si cala nella parte del Gondo versione 2019/20: sportellate, sacrificio, corsa, gioco di squadra. Poca mira al 10′, quando grazia Leali calciando centralmente un rigore in movimento. Propizia l’ammonizione di Sabiri e dà il via a più di una ripartenza. Egoista al 35′ quando non serve Tutino nello spazio. Cerca la rovesciata nel secondo tempo. Esce stremato (dal 19′ st KIYINE 6. Pochi minuti da seconda punta, poi mezzala).
ALL: CASTORI 7. Sceglie legna e sostanza per il suo undici titolare, giocandosi i centimetri e la qualità a gara in corso. Gli dà subito una mano D’Orazio, ma l’atteggiamento della Salernitana è quello giusto: subito pimpante, attenta, compatta, torna la squadra cinica di inizio stagione. Il mister, sullo 0-2, già nel primo tempo invita tutti a non eccedere: “Non diventiamo leziosi”, urla al primo pallone sbagliato. Tiene tutti sempre sul pezzo. Prova a cautelarsi -forse un po’ troppo in anticipo – con un 3-5-1-1 al ventesimo del secondo tempo per gestire il vantaggio, poi si accorge che la squadra si abbassa pericolosamente e rimedia inserendo Djuric accanto a Tutino. Termina gli slot dei cambi (pur facendone solo quattro) poco prima dello scoccare dell’ora di gioco. Un bel rischio. Finale senza respiro per
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